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Cronaca Marcheno

Processo Bozzoli e maiale nel forno: "Usiamo un cadavere non reclamato"

La proposta shock dell'associazione italiana difesa animali

Gli animalisti sono sul piede di guerra e si susseguono le proteste per salvare il maiale - ribattezzato 'Cuore' - che la Corte d'Assise ha deciso di 'sacrificare' per cercare risolvere il mistero della scomparsa di Mario Bozzoli. Nei giorni scorsi è stata lanciata una petizione online e pure presentata un'istanza alla Corte d'Appello per chiedere l'annullamento dell'esperimento giudiziale, peraltro già fissato e organizzato.

L'esperimento

Il prossimo 27 aprile, nella fonderia Gonzini di Provaglio, un maiale irrimediabilmente malato, di quelli con il destino segnato (così ha stabilito il giudice), sarà infatti sottoposto ad un prelievo del dna, poi ucciso, vestito con indumenti simili a quelli che l'imprenditore di Marcheno indossava la sera della sua scomparsa, e infine gettato in un forno. Tutto per accertare se sia possibile che il corpo di Bozzoli, nell'ipotesi che sia stato bruciato nella fonderia di Marcheno, possa essere scomparso senza lasciare alcuna traccia.

La decisione ha innescato un vespaio di polemiche e gli animalisti sono insorti: alle proteste hanno fatto seguito le petizioni e l'istanza presentata per chiedere l'annullamento del test. Ora spuntano anche discutibili proposte, come quella di bruciare un cadavere non reclamato al posto del maiale. Per l'Associazione Italiana Difesa Animali (Aidaa) sarebbe questa l'unica soluzione al problema.

La proposta shock

"Se vogliamo salvare davvero cuore e non vi sono altri modi scientificamente validi per fare quell’esperimento si può sempre utilizzare uno delle migliaia di cadaveri non reclamati che giacciono negli obitori italiani". Così si legge in una nota shock diffusa, nei giorni scorsi, dall'associazione animalista.

“Che senso ha uccidere una creatura quando si possono trovare altre soluzioni, come ultima ipotesi anche quella di utilizzare un cadavere umano, del resto – conclude Aidaa - già non si usano anche se nessuno lo dice apertamente questi cadaveri per gli esperimenti scientifici, sezionarli o bruciarlo poco cambia se la cosa viene fatta in nome della scienza”. 
 

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