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Cronaca

Omicidio Anna Mura, in aula la mamma di Musini: "Mio figlio è innocente"

Nella mattinata del 15 settembre davanti alla Corte d'Assisi di Brescia è comparsa per la prima volta la madre di Alessandro Musini, unico imputato per l'omicidio della moglie Anna Mura

Giuseppina Rota ha riabbracciato il figlio, dopo più di due anni di lontananza, in un'aula del Tribunale di Brescia, durante una pausa del processo che lo vede come unico imputato per l'omicidio della moglie Anna Mura, travata in una pozza di sangue il 16 marzo del 2015. 

Trenta minuti scarsi in cui ha potuto finalmente stringere le mani e guardare negli occhi quel figlio che tanti anni fa aveva lasciato Cagliari per cercare lavoro e costruire una famiglia a  Brescia, e che ora è accusato, pure dal figlio adolescente, di aver massacrato la moglie.

Chiamata a testimoniare, la donna ha ripercorso davanti alla Corte d'Assise uno dei momenti più dolorosi della sua vita: il suicidio di una delle sue figlie, avvenuto circa 20 anni fa.  La ragazza, all'epoca 17enne, si era buttata da una delle finestre di casa ed era morta dopo alcuni giorni di agonia in ospedale. 

Un avvenimento che ha sconvolto la vita l'intera famiglia: " I miei figli sono stati perseguitati dalla gente e presi in giro a lungo, per anni hanno dormito con la luce accesa" ha detto la donna alla corte. Un trauma che lo stesso Musini non avrebbe mai superato e che spiegherebbe la fuga dopo il ritrovamento del corpo di Anna Mura in una pozza di sangue.

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