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Cronaca Monticelli Brusati

Era pronta al martirio in nome di Allah, ora è una sorvegliata speciale

Il tribunale di Brescia ha disposto la misura della sorveglianza speciale per Sara Pilè, la 25enne di Monticelli Brusati fermata dalla Digos all'inizio di giugno con l'accusa di arruolamento con finalità di terrorismo

 Era pronta a lasciare il suo paese, e la sua famiglia, per andare a combattere in Siria, in nome di Allah, ora dovrà chiedere il 'permesso' per varcare i confini di Monticelli Brusati, non potrà lasciare la casa dei genitori nelle ore serali e nemmeno navigare in Internet.  Sono questi gli obblighi che Sarà Pilè, la 25enne bresciana accusata di arruolamento con finalità di terrorismo, dovrà rispettare per non incappare in guai grossi con la giustizia.

Venerdì Il tribunale di Brescia ha accolto la richiesta di sorveglianza speciale avanzata nei confronti della 25enne, che si era convertita all'Islam dopo aver conosciuto e sposato, con rito civile e islamico, un giovane tunisino: Sagrari Naim, espulso dall' Italia a giugno. 

Il profilo Facebook della giovane è finito sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti per via di alcuni frasi inneggianti il martirio: “Oh Allah, ti chiedo una morte nel tuo sentiero, e Ti chiedo una morte nel paese del tuo profeta… Il Paradiso il Paradiso il Paradiso, giuro che non ce la faccio ad aspettare…”. Ed ancora: “Che Allah ti conceda Shahada (martirio) e un posto nel paradiso”. Tutte esternazioni alle quali il tunisino apponeva il proprio consenso: “Dio dai la tua gloria ai Mujahedin sul tuo sentiero e falli vincitori sulla terra…”.

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