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Cronaca Pezzaze

La montagna brucia ancora, è un disastro: migliaia di metri di bosco in fumo

Allarme incendi nelle valli bresciane: nuovi focolai

La montagna brucia ancora. A poche ore dagli incendi in Maddalena, a Malonno e a Capriolo, nuovi focolai sono divampati nei boschi delle valle bresciane: anche in questo caso si ipotizza un’origine dolosa (o almeno colposa). Gli incendi sono per di più alimentati dal vento e dalla siccità: non piove da due mesi, è tutto secco e basta poco per scatenare l’inferno.

Incendio a Pezzaze

Incendio ancora in corso a Mondaro di Pezzaze, in Valtrompia. L’allarme è stato lanciato mercoledì sera intorno alle 22: sul posto si sono subito mobilitate tre squadre dei Vigili del Fuoco con il supporto dei volontari della Protezione Civile. Uomini e mezzi al lavoro per tutta la notte, ma non è ancora finita: si continua anche giovedì mattina. In poche ore sarebbero già stati bruciati più di 6mila metri quadrati di bosco.

Incendio a Sonico

Altro incendio anche in Valcamonica. In località Villincampo, a Rino di Sonico, dalla prima serata di mercoledì - erano circa le 20 - vaste lingue di fuoco hanno squarciato la montagna, visibili a chilometri di distanza e non troppo lontane dall’abitato. Anche qui i Vigili del Fuoco e i volontari sono al lavoro da tutta la notte. In giornata è atteso il supporto dell’elicottero.

E la terra continua a bruciare anche appena oltre confine. Nella Valle del Chiese le fiamme sono divampate addirittura sabato: si lavora senza sosta per smorzare fino all’ultimo focolaio. L’incendio si è scatenato a Baitoni, frazione di Bondone. Dopo quasi 4 giorni di interventi il peggio sembra ormai passato. Sono stati schierati fino a 70 pompieri, e poi decine di volontari, il Corpo forestale dello Stato: in volo anche elicotteri e canadair.

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