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Cronaca

Tra Brescia e Verona il «risveglio elettorale» dell’estrema destra

Volantini all'ANPI Castegnato, l'assalto al centro sociale 28 Maggio di Rovato: pochi giorni prima, all'Università degli Studi di Verona, caschi e mazze per impedire una conferenza sulle foibe

Qualche minaccioso volantino all’ANPI di Castegnato, vetri spaccati e fumogeni al Centro Sociale 28 Maggio di Rovato. Qualche giorno prima quella che è apparsa come una vera e propria spedizione punitiva, con caschi e manganelli, nel corso di una conferenza sulle foibe andata ‘in scena’ presso l’Università degli Studi di Verona.

Certo, dal nazismo sanguinario degli anni ’30 e ’40 ai nazisti più bonaccioni e pure innamorati dell’ormai leggendario The Blues Brothers il passo è tutt’altro che breve. Karl Marx in questo era stato abbastanza chiaro: “La storia si ripete sempre due volte. La prima come tragedia, la seconda come farsa”. Il fascismo è uno spettro, e come tale rimane.

Siamo a meno di un decennio dal’Europa unita, in quella che è già un’assodata democrazia, anzi già in declino. Ma nel 2013 episodi come questi, e per di più quasi consecutivi, lasciano ancora stupiti, se non esterrefatti. Ma da qui a credere in un epico risveglio fascista la strada è lunga: il fascismo è uno spettro, e come tale rimane. Di seguito, elenco degli approfondimenti:
- Verona, foibe: mazze per fermare la conferenza

- Castegnato: Rommel 'minaccia' i comunisti
- Rovato: fumogeni al Centro Sociale 28 Maggio

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