rotate-mobile
Calcio

Massimo Cellino al Daily Mail: “Vorrei portare il Brescia in Serie A”

Il presidente delle Rondinelle al quotidiano inglese: “Balotelli un brutto sogno. Brescia in A, poi vado a Londra”

A poche ore dalla sfida tra Brescia e Sampdoria, il presidente del club biancoblù ha dialogato con il giornalista David Coverdale presso il ristorante bresciano Nineteen rilasciando una lunga intervista al Daily Mail. Apostrofato “the manager eater” (il mangia allenatori) dal noto quotidiano inglese, il numero uno delle Rondinelle ha affrontato diversi temi che riportiamo di seguito.

Sul Brescia

“Ora sto invecchiando, non sento che la mia energia è forte come una volta. Vorrei riportare di nuovo questo club in Serie A, ma a volte penso di non essere più abbastanza bravo. Devo accettare che ci sono giovani che saranno migliori di me ora. Il calcio sta cambiando troppo e io non voglio cambiare. L’Inghilterra mi piace proprio per questo, e spero che non cambi mai. Gli inglesi proteggono la loro storia. Quando andrò in pensione verrò a vivere Oltremanica, e guarderò il vostro calcio”.

Mario Balotelli

“Preferisco non parlarne. È ora di pranzo e il mio stomaco è debole. Per me non esiste, è stato un incubo, un brutto sogno”.

Sandro Tonali e la vicenda delle scommesse

“Parlava molto con me, più di quanto facesse con suo padre. Ancora oggi non credo abbia fatto qualcosa di sbagliato. Se Tonali è cattivo, non voglio pensare cosa siano gli altri giocatori. Se fosse rimasto con me, avrei fatto di tutto per farlo smettere. Quando hai tanti soldi vieni circondato da molta gente sbagliata. Però non capisco perché debba pagare per cose che ha fatto in passato”.

Andrea Radrizzani e l’esperienza al Leeds

“Avevamo concordato un prezzo per il mio 50% con la squadra in Championship, e un prezzo più alto con la squadra in Premier League. Credo che avesse pensato: "È meglio se non saliamo subito, così posso acquistare tutta la società spendendo meno". Gli piaceva vendere e comprare giocatori. Ma il calcio è un’altra cosa. Queste persone le chiamo dilettanti. Sono pericolose”.

La fama di mangia allenatori

“È un pasto costoso (cambiare allenatori) - dice ridendo Cellino -. Nasce tutto da un trauma. A Cagliari, nella stagione 1999-2000, l’allenatore era Renzo Ulivieri. Bravissima persona e mi piaceva anche molto, ma la squadra andava male. Non volevo cambiarlo perché mi spiaceva troppo. Alla fine avrei dovuto farlo perché poi la squadra retrocesse. Da quella volta mi sono detto che avrei dovuto fare soltanto gli interessi della mia società. A volte però esonero fin troppo velocemente”.

Brescia-Sampdoria, probabili formazioni e dove vederla in tv

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Massimo Cellino al Daily Mail: “Vorrei portare il Brescia in Serie A”

BresciaToday è in caricamento