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Cronaca Saviore dell'Adamello

Adamello: 150 anni fa la prima scalata sul tetto del mondo... bresciano

Il 16 settembre 1864 la scalata da record dell'asburgico Julius Payer, il primo a raggiungere la vetta dell'Adamello: qualche anno dopo, nel 1871, è toccato anche agli esploratori bresciani, da Sarezzo

Centocinquant’anni esatti. Il tempo che separa i giorni d’oggi dall’impresa di Julius Payer, l’ufficiale dell’esercito imperiale asburgico che il 16 settembre del 1864 portò a compimento un’impresa unica nel suo genere: la scalata del monte Adamello, la vetta più alta della provincia di Brescia.

Un’impresa epica, narrata in ogni dove dalle cronache dell’epoca. Con tanto di errore ‘tecnico’, perché senza segnaletica né mappe aggiornate, né tantomeno il GPS, lo sfortunato Payer finì per sbaglio sulla cima del Corno Bianco. E dovette dunque tornare indietro.

La prima riuscita nostrana è invece di qualche anno più tardi. Il 24 agosto del 171 toccò infatti ad una spedizione partita da Sarezzo, guidata dal generale austriaco (in pensione) Rodolfo di Brehm, insieme al figlio Ludovico e i bresciani Francesco Ambrosoli e Alfonso Pastori. Con loro anche Nessi, di cui però ancora poco si conosce.

Prima in battello fino a Pisogne, poi con muli addestrati e carichi di strumenti e provviste sono arrivati fino alla cima, accompagnati dalle guida Andrea Boldini, Piero Brizzi e Domenico Conti. Risalendo la Val Salarno, oggi pregiato itinerario, per raggiungere quella vetta indimenticata. E indimenticabile.

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