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Cronaca Mazzano

Carabiniere bresciano muore in ospedale: lascia nel dolore moglie e figlia

Si è spento in ospedale dopo 2 settimane di agonia, il dolore di moglie e figlia

Se n’è andato un uomo importante, che tanto aveva fatto per l’Italia (e per la provincia di Brescia) indossando la divisa. E’ morto a 63 anni Paolo Vaia, carabiniere ormai in congedo ma protagonista di svariate operazioni nel recente passato, come ricordato dal Giornale di Brescia: l’arresto in Spagna di un latitante coinvolto in un omicidio sul lago di Garda, e ancora missioni all’estero in Jugoslavia e in Kosovo. Fino alla seconda metà degli anni Duemila aveva diretto il Nucleo operativo radiomobile dei carabinieri della Compagnia di Salò.

Da qualche tempo viveva a Mazzano, con la moglie Daniela e la giovane figlia Maria Paola. Paolo Vaia si sarebbe sentito male un paio di settimane fa: ricoverato d’urgenza, è stato trasferito al Civile e qui è rimasto per 15 giorni, aggrappato alla vita, finché non è stato costretto ad arrendersi. A breve saranno rese note le date dei funerali.

Il ricordo commosso di chi lo conosceva

Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati in queste ore alla famiglia. Paolo Vaia era un uomo di mondo, solare e sociale: grande appassionato di golf, solcava i campi anche bresciani con esperienza e classe. Per gli amici era semplicemente “Tarso”. Diverse le dediche che rimandano al suo passato in divisa: “Cieli blu, Paolo”, si legge, che è l’ultimo e affettuoso saluto dedicato ai militari. “Ciao Tarso, un abbraccio guerriero”: e ancora, “Ciao Paolo, rimarrai nel mio cuore”. Fino agli amici golfisti: “Ciao fratello Paolo, ti aspettano verdi e soffici fairways. Un abbraccio a Daniela e Maria Paola”.

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