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Cronaca Esine

Soldi dai pazienti per saltare le liste: indagato oculista dell'ospedale di Esine

Si estende l'inchiesta sul reparto di Oculistica dell'ospedale

Si estende l'inchiesta sul reparto di Oculistica dell'ospedale di Esine. A pochi mesi dall'arresto dell'ex primario Giovanni Mazzoli, accusato di truffa aggravata, peculato, falso in atto pubblico e indebita induzione a dare o promettere utilità, c'è un altro medico finito nel registro degli indagati: si tratterebbe di un oculista in servizio al nosocomio camuno che potrebbe aver avviato un “sistema” simile a quello costato le manette a Mazzoli.

Ovvero: soldi in contanti per saltare le code ed eseguire visite o interventi in anticipo rispetto alle liste d'attesa del sistema sanitario. Il nuovo nome è finito nell'inchiesta – che ricordiamo è coordinata dai pm Donato Greco e Claudia Moregola – proprio nell'ambito delle indagini, affidate ai carabinieri, sulle attività illecite dell'ex primario, finito ai domiciliari e che a breve affronterà il processo.

Il "sistema" di Mazzoli

Il “sistema” di Mazzoli funzionava così: i pazienti che dovevano essere sottoposti a interventi chirurgici alla cataratta avrebbero consegnato somme di denaro non dovute in cambio del loro inserimento nelle liste delle operazioni da eseguirsi in ospedale a Esine, così da “saltare” liste e tempi di attesa. Il medico si sarebbe fatto consegnare dai 500 ai 700 euro in nero, alla volta, inserendo poi i nominativi dei “paganti” nelle liste degli interventi da eseguire in poche settimane. Non solo: secondo l'accusa, Mazzoli avrebbe inoltre erogato prestazioni sanitarie appropriandosi illecitamente della quota che, come da norma, doveva essere devoluta alla Asst Valcamonica. All'ex primario, finito ai domiciliari, sono stati sequestrati più di 300mila euro in contanti.

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