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Cronaca Niardo

La furia incontenibile dell'alluvione: mosso un macigno alto più di 3 metri

A Niardo continuano i lavori. Chiesto lo stato di calamità.

Dopo l'alluvione della notte tra il 27 e 28 luglio, a Niardo si continua a lavorare per cercare di riportare la situazione alla normalità. All'opera ci sono decine di squadre dei vigili del fuoco e della protezione civile, nonché oltre 200 volontari da tutta la provincia (e non solo) giunti per dare manforte: si contano danni per diversi milioni di euro. 

Scattata la richiesta al governo (da parte della Regione) per lo stato di calamità naturale, la popolazione aspetta finanziamenti in tempi rapidi: chi ha subito danni, entro il 3 agosto dovrà consegnare in Comune il modulo per la segnalazione: cittadini, commercianti e imprenditori hanno bisogno di risorse, per tanti le perdite a livello materiale ed economico sono state ingentissime.


Intanto, per rendere ancor più l'idea della violenza dell'alluvione, Davide Caparini – assessore al bilancio di Regione Lombardia – ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la foto di un enorme macigno mosso dalla della furia dell'acqua: alto oltre 3 metri e pesante diverse tonnellate, si trova tra le due briglie del torrente Re. 
 

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