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Cronaca

Frode al fisco, usura ed estorsione: chi sono le persone arrestate

14 persone in manette, altre due con provvedimenti cautelari

Per gli inquirenti, al netto degli arresti, delle indagini e delle denunce, è un duro colpo al clan dei Facchineri, una famiglia assai nota nel mondo criminale della 'ndrangheta, con base e origini dalla celeberrima “piana” di Gioia Tauro e che sarebbe operativa addirittura dai primi anni del secolo scorso. Sono gli esiti dell'operazione denominata “Atto finale”, che ha portato dall'alba di lunedì all'esecuzione di provvedimenti cautelari personali nei confronti di 14 soggetti, dei quali 12 in carcere e 2 ai domiciliari, con l'intervento congiunto di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato, e il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, nelle province di Brescia, Milano, Cremona, Ascoli Piceno e Reggio Calabria.

La cosca dei Facchineri

Per la Procura i 14 arrestati sono tutti inseriti in contesti di criminalità organizzata di stampo mafioso, in questo caso la 'ndrangheta, e accusati a vario titolo di usura ed estorsione commessi con metodo mafioso. La cosca dei Facchineri, scrive ancora la Procura, è una delle cosche più note e importanti, “rappresenta un casato di 'ndrangheta tra i più antichi e potenti della piana di Gioia Tauro, infiltrata nel tessuto economico bresciano”.

Le indagini e gli arresti

Nello stesso contesto operativo si contano altri due provvedimenti cautelari in carcere a carico di 2 soggetti, gravemente indiziati di reati di estorsione commessi con modalità mafiose, oltre a 20 perquisizioni personali e domiciliari e al sequestro preventivo di una somma di circa 77.500 euro, considerato profitto del reato di usura. Nell'ambito delle indagini sono stati però sequestrati fino a 500mila euro in contanti. L'attività degli investigatori è stata diretta dal procuratore Roberta Panico (della Dda di Brescia), unitamente a Erica Battaglia e Carlotta Bernardini.

Le indagini hanno permesso di documentare, nonostante il periodo di lockdown, condotte intimidatorie ed estorsive, accordi e pagamenti usurari, accompagnati da pressioni e pretese economiche a danno di imprenditori, accordi per la spartizione degli illeciti guadagni, richieste di protezione criminale e gravi situazione di esposizione a rischio per l'incolumità individuale. In alcuni casi è stata provata una vera e propria “vendita” di denaro a condizioni usurarie a vari imprenditori del Nord in difficoltà economiche.

Tutti i nomi degli arrestati

Tra i volti noti finiti in manette spicca sicuramente la figura di Vincenzo Facchineri, considerato il “boss” a tutti gli effetti del sodalizio criminale: insieme a lui, in carcere, anche Giuseppe Facchineri detto “Scarpina”, già arrestato nel 2017 nell'ambito dell'operazione Altalum. E poi, in ordine alfabetico: Massimiliano Bisci, Vincenzo Caia, Roberto Franzè, Florin Ionescu, Raffaele Maffettone, Salvatore Muià, Giuseppe Scalise, Franco Scullino e Rocco Zerbonia, tutti in carcere. Infine, ai domiciliari: Salvatore Carvelli e Leonardo Maffettone. 

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