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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Contrada del Carmine

Il dramma di Gabriele, ucciso da un tumore a soli 20 anni: "Non hai mai perso il sorriso"

Gabriele De Martino si è spento nei giorni scorsi in un letto dell’ospedale Civile di Brescia, a soli 20 anni. Lottava contro un osteosarcoma da quando di anni ne aveva solo 16

Si è spento a soli 20 anni nella stanza  dell’ospedale Civile di Brescia dove combatteva da mesi per sconfiggere quel terribile male, un osteosarcoma, che gli era stato diagnostico quando era solo un ragazzino. La stessa stanza che dava al titolo alla canzone rap “Hotel terzo piano” che aveva scritto tre mesi fa, proprio per raccontare la sua lotta contro la malattia.

“A 16 anni non capisci, puoi chiamarla sfiga, oppure fato. La tua nuova compagna è quella malattia e la paura che ti strappi via. Ma per vincerla la devi accettare: combattila” rappava Gabriele De Martino, per tutti ‘Gabro’.

Non ha mai perso la speranza nonostante il progredire della malattia, le recidive, le chemio. Gabro ha continuato a coltivare la sue passioni: la musica e l’arte, quest’ultima ereditata dal nonno Antonio, per lui vero e proprio maestro di vita tra le strade del quartiere  Carmine a Brescia. E poi la cucina e il sogno di diventare uno chef: studiava scienze alimentari a Parma.

“La vita è una, vivila bene. Sentire il sangue che scorre tra le vene. Non abbatterti, credici e continua a lottare per sconfiggere quel maledetto male” era il motto del giovane che è diventato il ritornello della sua canzone, diffusa sui social e tra i giovani del progetto dell’Ail ‘In viaggio per guarire’, che hanno ricordato Gabro su Facebook: “Ti ricorderemo sempre così, con questo sorriso, impresso nei nostri cuori. Il tuo ricordo sarà sempre vivo in ognuno di noi e ti porteremo in ogni nostro viaggio. Alla fine la guerra l'hai vinta tu, perchè nemmeno la malattia è riuscita a toglierti il sorriso”.

Decine di persone sono attese per l’ultimo saluto che sarà celebrato lunedì pomeriggio, alle 15.30, nella chiesa parrocchiale di Chiesanuova. Oltre al nonno Antonio lascia il papà Pasquale, la mamma Barbara e i nonni Franco e Tina.

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