Fatture false per 120 milioni di euro: chiesta la condanna per 29 persone
Tra gli indagati anche Adelio e Giacomo Bozzoli, fratello e nipote dell'imprenditore di Marcheno di cui si sono perse le tracce nell'ottobre del 2015
Un presunto giro di fatture false, tra Lumezzane e la Valtrompia, per un totale di 120 milioni di euro. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno portato lunedì, nel corso dell'udienza preliminare, alla richiesta di condanna per 29 persone accusate a vario titolo di reati di natura fiscale.
Nove di questi, tra i quali Adelio e Giacomo Bozzoli, fratello e nipote dell'imprenditore di Marcheno misteriosamente scomparso nell'ottobre del 2015, hanno scelto di avvalersi del rito abbreviato. Per il primo è stata chiesta la condanna a un anno, cinque mesi e 20 giorni, mentre per il secondo la richiesta è stata di un anno e due mesi.
Sono inoltre state chieste le condanne per Firmo e Giuseppe Bonomi, Bruno Scorza, Roberto Mazzardi, Daniele Barzani, Eric Manenti e Silvano Marinoni.
Sarebbero coinvolte nel giro anche numerose aziende che operano nel settore dei metalli e altre create "ad hoc" per emettere fatture legate a operazioni di fatto inesistenti.