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Cronaca Cazzago San Martino

Cazzago: ritrovate le spoglie dell'ex alpino Francesco Bracchi

I figli sono riusciti a risalire al luogo dov'è stato sepolto il padre grazie ad alcune lettere ritrovate in un solaio

Che la realtà sia molto più sorprende della fantasia, è ormai cosa nota. Ma quanto accaduto a Cazzago San Martino è una storia degna del celebre inizio dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.

Il corpo dell'alpino Francesco Bracchi da 70 anni era dato per disperso: morto in Germania nel campo di concentramento nazista di Homburg, anno 1944.

Da allora, i figli Giovanni e Elena hanno fatto di tutto per cercare di riportare in patria le spoglie del padre: lettere al ministero della Difesa, ricerche nell'archivio di Stato e negli uffici storici dell'esercito. Ogni volta, sempre lo stesso esito: nessuna traccia, niente che potesse ricondurre al luogo della sepoltura.

Poi, il colpo di scena. Nel sistemare il solaio dopo la morte di mamma Ancilla, Giovanni si ritrova tra le mani le lettere inviate da Homburg dal padre all'amata moglie, da cui - grazie anche all'appoggio del Centro culturale della Franciacorta - si è potuto risalire al cimitero militare italiano di Francoforte sul Meno, dove Bracchi, nato a Bornato il 21 luglio 1914, venne sepolto a seguito del decesso nel lager nazista avvenuto l'8 dicembre del 1944.

I familiari hanno avviato tutte le pratiche necessarie per il rimpatrio dell'ex alpino: ci vorranno un paio di mesi, poi potrà finalmente riposare in pace a fianco di Ancilla, la giovane sposa a cui venne strappato dalla follia omicida della guerra.

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