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Bimbi mai nati: sequestri al Vantiniano, due funzionarie indagate

La Loggia: «Totale correttezza per quanto attuato dalle colleghe»

Il caso parte da lontano, da quando, dopo anni di "incuria" (denunciata da una mamma - Barbara - anche al nostro giornale, nel 2017) nel settembre 2021 vengono esumati dal Vantiniano circa 2.500 bambini morti durante la gestazione o a poche ore dal parto. Le famiglie non sarebbero state avvisate, così, alcune di esse si rivolsero alla magistratura. Dopo mesi di indagini, è di pochi giorni fa la notizia che la Procura ha deciso di mettere sotto sequestro un’area del cimitero e di indagare due funzionarie di Palazzo Loggia con le ipotesi di reato di violazione di sepolcri e vilipendio di tombe.

La Loggia però, per voce del direttore generale Giandomenico Brambilla, si difende: «In merito al sequestro da parte della Procura di Brescia della porzione del cimitero Vantiniano, in cui sono sepolti i resti dei bimbi non nati – si legge nel comunicato – il direttore generale sottolinea che l’Ente è a disposizione dell’autorità giudiziaria al fine di favorire una rapida prosecuzione e conclusione delle indagini. Abbiamo piena fiducia nella magistratura. Confidiamo – continua il testo – che verrà accertata la totale correttezza di quanto attuato dalle nostre colleghe indagate, professioniste attente, competenti e, peraltro, con tutta evidenza assolutamente estranee alla materiale esecuzione delle attività loro imputate, circa l’ipotizzata commissione di reati di cui al decreto di sequestro delle aree cimiteriali».

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