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Si scava per il cantiere, riemergono i frammenti di una storia millenaria

Sono tre pietre miliari, due cippi e forse una colonna, i reperti che riemergono dal cantiere di Via Milano: a Brescia lo straordinario ritrovamento

Frammenti di storia millenaria riemergono dalla periferia della città: a dir poco eclatante il ritrovamento di tre pietre miliari, di sicuro due cippi e forse una colonna, lungo i cantieri di Via Milano, a due passi dall'ex Ideal Standard dove sorgerà il nuovo Teatro Borsoni (da 8 milioni di euro) e non lontano dai lavori avviati lunedì per il primo stralcio di riqualificazione del quartiere, nell'ambito del progetto Oltre la Strada

Veni, vidi, vici: mai così attuale. Gli operai di A2A stavano scavando per il rifacimento dei sottoservizi, e di fianco alla storica rete fognaria – posata, così pare, ancora negli anni Cinquanta – ecco spuntare i preziosi reperti di età tardo-romana. Dunque riferibili alle epoche che furono degli imperatori Diocleziano o forse Costantino, e comunque portatori sani di mille e mille anni di storia.

Lo straordinario ritrovamento: di cosa si tratta

Dal canto suo il Comune non esita a definirli “tesori romani”, tornati alla luce – appunto – durante i lavori di sostituzione della rete fognaria e dei sottoservizi lungo Via Milano. “Una scoperta unica, la prima del suo genere in città – fa sapere la Loggia – Si tratta di tre cippi miliari in pietra, su cui si leggono lunghe iscrizioni con titolatura imperiale e un'ara con iscrizione onoraria”.

Su uno dei cippi si legge l'indicazione del numerale II: circostanza che rimanda a due miglia di distanza, che corrispondono esattamente ai 2 chilometri e 800 metri che separano il punto del ritrovamento dal cuore della città romana, la nostrana Brixia, l'area del foro e il Capitolium (dove tra l'altro, da poche è settimana, è tornata a splendere anche la Vittoria Alata restaurata).

Il futuro dei reperti: al museo o in loco?

I materiali sono stati recuperati e già nei prossimi giorni saranno spostati per essere puliti, studiati e restaurati. Su tutto il cantiere di Oltre la Strada, ricordiamo, è attivo un presidio archeologico coordinato dalla Soprintendenza, che individuerà quanto prima lo spazio più adeguato per una corretta esposizione e valorizzazione dei reperti (nella già via dei musei oppure in loco?). Tutte le attività sono effettuate sotto la direzione scientifica di Serena Solano, funzionario archeologico dell'ente.

Soddisfatto, ovviamente, anche il sindaco Emilio Del Bono che parla di “scoperta sorprendente”. “Un rinvenimento molto importante per la nostra città – scrive il primo cittadino – Le pietre miliari che sono esposte a Santa Giulia, così mi ha spiegato Francesca Morandini entusiasta per la scoperta, sono state trovate in Franciacorta e sul lago: queste sono le prime così vicine alla città. Ora con la Soprintendenza si penserà alla valorizzazione di questo importante rinvenimento”. 

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