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Economia

Le Fonderie Cervati sono state acquisite da Alunext: un affare milionario

A un anno dal fallimento, concluse le operazioni

Ufficiale, definitivo: sani e salvi, almeno per ora, i 95 lavoratori impiegati negli stabilimenti delle Fonderie Cervati di Brescia e Castegnato. Come scrive Bresciaoggi, si è arrivati all'aggiudicazione: sarà la Alunext di Sirone (Lecco) ad acquisire i due impianti produttivi. L'azienda, società specializzata nella produzione di getti in lega di alluminio controllata in maggioranza dal gruppo Streparava, e al 49% dalla Costamp di Sirone, era già entrata nella gestione delle Fonderie all'inizio dello scorso anno, con un'operazione straordinaria di affitto di azienda e poche settimane dal fallimento Cervati, alla fine del 2022.

Un anno fa il fallimento

La base d'asta per l'acquisizione dei due impianti era stata fissata in 3 milioni di euro: al momento non sono state rese note le cifre definitive dell'operazione. Nel segno della continuità: poco più di un anno fa, si leggeva in una nota diffusa da Pirola Pennuti Zei & Associati, che aveva assistito il gruppo Streparava nell'ambito dell'operazione, Alunext aveva “affittato l'intera azienda delle Fonderie Cervati, società dichiarata fallita, acquisendo tutti i rapporti di lavoro del personale occupato nei due impianti interessati dall'operazione, che ha così permesso la salvaguardia dei livelli occupazionali e la ripresa delle attività produttive in favore delle più importanti società internazionali dell'industria automobilistica”.

I 95 lavoratori delle Fonderie Cervati – azienda fondata nel 1953 e specializzata nella lavorazione meccaniche delle leghe leggere in alluminio – vennero così trasferiti in Alunext alle stesse condizioni contrattuali. Ora la definitiva acquisizione, e un altro sospiro di sollievo. 

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