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Cronaca

Accusati da alcuni testimoni di aver palpeggiato una donna sul bus, due bresciani finiscono in carcere

I fatti risalgono al 2004: la vittima non ha mai sporto denuncia e nemmeno è mai stata identificata, ma per i due uomini, all’epoca 30enni, pochi giorni fa si sono aperte le porte del carcere

Violenza sessuale di gruppo, questo il reato per il quale due 45enni bresciani sono finiti carcere. La vicenda risale a 15 anni fa, ma le porte del penitenziario per loro si sono aperte nei giorni scorsi: dovranno scontare una condanna, definitiva, a 4 anni di reclusione. Lo scrive il Giornale di Brescia.

A fare scattare le indagini, la denuncia non della vittima - una donna africana mai individuata - ma di alcuni testimoni dell’accaduto. I fatti risalgono al 2004: secondo quanto raccontato da alcuni passeggeri del bus che accompagnava i visitatori di Vinitaly alla stazione di Verona, i due bresciani, all’epoca trentenni, avrebbero toccato il sedere e il seno alla straniera. La donna poi sarebbe scesa dal mezzo, allontanandosi, e di lei si sono perse le tracce. Per sempre.

Dalla denuncia al processo: in primo grado i due vengono condannati a 8 anni per violenza sessuale di gruppo, ma poi la corte d’Appello dimezza la pena a 4 anni e un mese. Una sentenza confermata, la scorsa estate, dalla Cassazione. Pochi giorni fa per i due uomin si sono quindi aperte le porte del carcere, dove dovranno scontare una condanna che i loro legali definiscono “assurda”. Non solo per i tanti anni trascorsi dai presunti palpeggiamenti, ma pure per il fatto che la vittima è ignota: a loro parere potrebbe non essere nemmeno mai esista e l’episodio potrebbe essere solo frutto della fantasia dei tre turisti che hanno fatto scattare la denuncia.

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