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Cronaca

Stamina, Andolina: "Il Ministro Lorenzin consigliato da criminali"

Per il medico è in corso un complotto contro la fondazione presieduta da Davide Vannoni. Il Ministro Lorenzin annuncia azioni legali

Stamina Foundation è nel mirino: sui giornali campeggia l'assenza dei miglioramenti sui pazienti in cura a Brescia e perfino le "rappresaglie" contro gli Spedali Civili. Stamina è nel mirino e risponde: il vicepresidente della Fondazione, Marino Andolina, accusa 'i consiglieri' di Beatrice Lorenzin.

"E' un problema di criminalità organizzata, un gruppo di persone a livello molto alto ha deciso di consigliare così la ministra", dice parlando con l'ANSA. E non tarda ad arrivare la replica della Lorenzin che preannuncia un'azione legale "per le gravissime affermazioni fortemente diffamatorie dell'operato del Ministro e del Ministero stesso" rese da Andolina.

Secondo il medico, però, esiste addirittura "un complotto" che mira "a negare anche l'evidenza pur di bloccare sia le terapie compassionevoli a Brescia che la sperimentazione votata dal Parlamento". Andolina, pediatra-immunologo e fino al 2011 direttore del Dipartimento trapianti dell'ospedale Burlo Garofolo di Trieste, contesta sia le schede di sintesi delle cartelle cliniche dei 36 pazienti in cura a Brescia, che non registrano miglioramenti dopo la cura, sia l'accusa di aver allungato ad arte le liste d'attesa. "Chi ha detto che non c'è nessun risultato - attacca il medico - merita di andare sotto processo per interferenza di attività salva vita". Il caso assume sempre più contorni giudiziari, tanto che lo stesso Andolina rivela: "Almeno una procura sta già indagando, e non è quella di Torino".

Le parole usate nei confronti dei dirigenti degli Spedali Civili di Brescia non sono più leggere. "Ricordo - continua il medico - che lo stesso giorno in cui l'ospedale affermava che non c'erano risultati, con minacce di denuncia ci imponevano di continuare le cure al congiunto di una dirigente dello stesso ospedale". Ancora, Andolina sostiene che i dirigenti di Brescia avrebbero modificato le liste d'attesa per la terapia favorendo tre loro congiunti, a scapito della piccola Desiree Larcher.

Quanto all'email inviata da Andolina al responsabile del reparto degli Spedali Civili, Fulvio Porta, il medico precisa: non avrebbe mai limitato le prescrizioni ai pazienti "gravi e curabili", bensì a quelli "gravi e incurabili", spiegando il tutto con un errore di battitura. Vannoni e Andolina non sembrano in ogni caso intenzionati a lasciare la battaglia.

Il 15 gennaio la biologa della Fondazione, Erica Molino, parte per Miami "dove - annuncia Andolina - i test sulle cellule saranno ripetuti da gente non sospettabile. Si dimostrerà che le cellule sono innocue e hanno caratteristiche di cellule nervose nel primo stadio. In questo momento - conclude - dovevano bloccarci, magari impedendo alla biologa di andare a Miami, dimostrare di avere ragione almeno per un mese".

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