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Cronaca Rudiano

Dalla tomba del papà rubato un angioletto: "Così hai fatto piangere mamma"

Ladri sacrileghi in azione nel Bresciano

Ci sono cose che nessuno dovrebbe toccare. Oggetti che hanno poco valore, dal punto di vista economico, ma che hanno un peso incommensurabile per i familiari dei defunti. Come la statuina di un angelo, davanti alla tomba del proprio padre. A chi potrebbe venire in mente di rubarla?

Eppure succede, e sempre più frequentemente che dalle lapidi dei cari defunti spariscano fiori, statuine, peluche: oggetti che sono simboli; un modo per dimostrare che l’amore non finisce, cambia soltanto forma. 

L'ultimo episodio al cimitero di Rudiano, dove nei giorni scorsi è sparita la statuetta di un angelo appoggiata sul marmo freddo della tomba dietro la quale riposa un uomo, che è stato padre, marito, nonno. Ad accorgersi dell'ignobile furto, sabato mattina, è stata proprio la figlia del defunto. La prima reazione è stata quella di condividere la propria rabbia su Facebook, inviando un messaggio direttamente all'autore dell'ignobile gesto:

"L'angioletto che hai portato via dalla tomba di mio padre lo avevo tolto dalla mia collezione proprio per lui. Questo gesto ha fatto piangere mia madre e spero solo che ti possano marcire le mani all'istante", scrive Mirella sui social.

Parole che hanno incassato la solidarietà di tanti concittadini, indignati da quel furto stupido e crudele. Purtroppo nemmeno inusuale al camposanto di Rudiano, come in molti altri cimiteri della provincia.

"Non siamo più padroni di mettere qualcosa sulla tomba dei nostri cari. La mia bambina aveva scritto una lettera alla nonna defunta e ho trovato la busta aperta, poi non so quante volte sono spariti i fiori", si legge tra decine di commenti indignati. 
 

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