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Cronaca Lonato del Garda

I graffi sulle mani, i segni sul collo: Yana ha lottato, poi è stata strangolata?

Nelle prossime ore l'incarico per l'autopsia

Niente autopsia, per ora, sul corpo di Yana Malaiko, la ragazza di 23 anni probabilmente uccisa dall'ex fidanzato Dumitru Stratan, arrestato per omicidio volontario premeditato e aggravato e occultamento di cadavere: in carcere non ha mai risposto alle domande degli inquirenti. L'incarico per gli accertamenti autoptici verrà conferito sabato mattina dal Tribunale di Mantova, e l'esame subito eseguito dal medico legale all'obitorio dell'ospedale Carlo Poma, dove la giovane riposa.

Il corpo, ricordiamo, è stato ritrovato ai confini tra Lonato e Castiglione, in una strada sterrata di fianco alla centrale elettrica di Lonato, a meno di un centinaio di metri da Via del Benaco, la Strada provinciale 83 che collega i due paesi. 

Come è stata uccisa Yana?

L'ipotesi è che Dumitru Stratan, 33 anni, l'abbia strangolata. La notte del 20 gennaio si è presentato a casa tua, fingendo che il cane da loro condiviso quando erano una coppia stesse male - si sono lasciati all'inizio dell'anno. Nell'appartamento di Yana, in cui la giovane viveva con Cristina Stratan, la sorella del presunto killer, si sarebbe concretizzato l'omicidio. In attesa degli esiti definitivi dell'autopsia, ad oggi sarebbero stati riscontrati dei segni rossi sul collo della ragazza, che come detto sarebbe stata strangolata (e forse anche picchiata).

La povera Yana avrebbe in qualche modo cercato di difendersi: la circostanza sarebbe testimoniata dai segni e dai graffi che Dumitru Stratan aveva sulle mani e sulle braccia. L'ex fidanzato l'avrebbe uccisa in casa e poi avvolta in un fagotto di stoffa, caricata nella sua auto (una Mercedes) per portarla fino in località Valle: avrebbe forse cercato di gettarla nel laghetto, ma è rimasto impantanato. Dopo aver liberato la sua auto, anche grazie all'aiuto di un ignaro residente, si sarebbe infine spostato nella stradina perpendicolare a Via del Benaco, abbandonando il corpo sotto un cumulo di rovi, foglie, legna e sterpaglie.

Fiori e lumini per ricordare Yana

La mattina seguente Stratan avrebbe confessato l'omicidio alla sorella - la prima a denunciare l'accaduto ai carabinieri - e poi anche a un amico. Tempo poche ore e verrà arrestato dai carabinieri. Il cerchio si è chiuso mercoledì pomeriggio, con il ritrovamento del cadavere di Yana. Il luogo è ancora circondato dai nastri dei carabinieri, ma in tantissimi vi hanno già fatto visita per lasciare un fiore, un lumino o un biglietto. 

Giovedì pomeriggio c'era anche il padre di Yana, Oleksander Sasha Malaiko: "Chiedo che la giustizia faccia il suo corso, chi le ha fatto tutto questo deve pagare con il massimo della pena", ha riferito in lacrime. A breve è atteso l'arrivo della madre di Yana, Tatiana, che vive e lavora in Canada. Il funerale verrà celebrato (forse) la prossima settimana a Romano di Lombardia, il paese dove la giovane è cresciuta e dove ancora abitano i nonni.

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