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Cronaca Ome

Lo prende a calci e lo frusta col guinzaglio: si era lamentato del suo cane

Folle aggressione a calci, pugni e cinghiate

Folle aggressione a calci, pugni e cinghiate per un banale litigio per il cane: è su quanto stanno indagando i carabinieri di Gardone Val Trompia, intervenuti domenica pomeriggio a Ome lungo il sentiero pedonale del Parco del Maglio, all'interno dell'omonimo Borgo. E' qui che poco prima delle 15.30 alcuni passanti avevano segnalato il brutale pestaggio subito da un uomo di 60 anni.

Quest'ultimo è stato soccorso dall'automedica e da un'ambulanza della Croce Verde di Ospitaletto: i sanitari l'hanno trovato riverso a terra, cosciente, ma in gravi condizioni. Per questo è stato trasferito d'urgenza in ospedale dall'elisoccorso decollato da Bergamo, ricoverato in codice rosso al Civile di Brescia. Massacrato di botte, avrebbe riportato numerosi traumi all'addome e alla schiena: la prognosi è di 30 giorni.

Presto a frustate e poi a calci

Il presunto aggressore - un 40enne residente a Provaglio d'Iseo - si sarebbe dileguato dopo l'insensato e violento pestaggio, lasciando il 60enne, agonizzante, a terra. I militari del Radiomobile di Gardone Val Trompia lo hanno identificato in pochissimo tempo, grazie alle preziose testimonianze di coloro che hanno assistito alla cruenta scena. Non sarebbe nemmeno la prima volta che si rende protagonista di episodi violenti: alle spalle avrebbe diversi precedenti per reati contro la persona. Non è scattato l'arresto in flagranza, per una questione di pochi minuti: il 40enne è stato denunciato per lesioni e, pure, per omissione di soccorso.

Secondo quanto ricostruito dai militari, anche sulla base delle testimonianze di chi, al parco, ha assistito alla scena, tra i due si sarebbe scatenato un acceso litigio – così pare – per una diatriba sul comportamento del cane che l'aggressore portava con sé.

Qualche parola di troppo, forse qualche spintone: finché la lite non è degenerata. Il 60enne sarebbe stato colpito alla schiena con la parte in metallo della cinghia del guinzaglio del cane, e poi ancora preso a calci e pugni quando era già a terra.

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