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Cronaca Lonato del Garda

Accoltellato alla gola: la vittima è Nerino Zamboni di Lonato del Garda

Il noto impresario di pompe funebri è grave in ospedale. Tre anni fa un altro terribile dramma aveva sconvolto la sua famiglia.

Accoltellato alla gola, ora lotta per la vita in ospedale. È l’impresario di pompe funebri Nerino Zamboni la vittima della brutale aggressione avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì nei pressi della stazione ferroviaria di Desezano del Garda. 

Il 70enne è molto conosciuto a Lonato del Garda: paese dove ha sede l’impresa di onoranze funebri che porta il suo nome e quello del figlio Emiliano, tragicamente scomparso a soli 40 anni nell’estate del 2017. Le condizioni dell'anziano sono apparse fin da subito gravissime: è stato trasportato d’urgenza, e in pericolo di vita, all’ospedale di Desenzano dov’è tuttora ricoverato in prognosi riservata e sotto stretta osservazione medica. Sono ore d’ansia per i familiari come per tutta la comunità di Lonato: l’impresario è stimato e benvoluto in paese e fa parte della locale Associazione Nazionale dei Carabinieri.  

Il suo aggressore è stato fermato e arrestato dai militari di Desenzano poco dopo il tentato omicidio ed è in carcere: nelle prossime ore sarà ascoltato dal giudice per l’udienza di convalida. Si tratta di un 40enne pakistano che, stando a quanto accertato dagli inquirenti, conosceva da tempo Zamboni. La dinamica e il movente sono al vaglio dei carabinieri, che al momento mantengono il più stretto riserbo sulla vicenda.

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