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Cronaca

Muore dopo l'intervento: la figlia accusa d'omicidio un medico del Civile

Una donna di 67 anni è morta al Civile a seguito della perforazione di un ventricolo: la figlia accusa il medico di omicidio colposo

La decisione del giudice è attesa nei prossimi giorni: la vicenda riguarda la morte di una donna di 67 anni, deceduta in ospedale a seguito della perforazione accidentale del ventricolo sinistro durante un'operazione di prelievo di midollo dallo sterno. Il medico ematologo che eseguì l'intervento era stato indagato per omicidio colposo, ma poi la sua posizione archiviata: la figlia chiede invece di riaprire il caso.

L'operazione, il decesso, le indagini

Lo scrive il Giornale di Brescia: i fatti risalgono al 27 agosto di due anni fa, all'ospedale Civile di Brescia. E' qui che la 67enne, per cui si sospetta un mieloma, viene sottoposta a prelievo di midollo, ma dallo sterno e non dal fianco: nel corso dell'intervento le viene appunto perforato un ventricolo, che la porterà al decesso solo poche ore più tardi (dopo vari tentativi di salvarli).

La figlia della donna denuncia il medico, e la Procura apre un fascicolo d'indagine per omicidio colposo: gli accertamenti però sembrano escludere le responsabilità dell'ematologo. Non è così per gli avvocati della difesa, che ipotizzano negligenze nel compimento dell'opera medica, e chiedono di riaprire le indagini. Ora tocca al giudice.

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