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Cronaca Nave

Uccisa e nascosta nella casa della madre, poi sepolta nella vasca dei liquami

E' stata eseguita l'autopsia sul corpo di Manuela Bailo, la 35enne di Nave che è stata ritrovata morta nelle campagne di Azzanello. Il sindacalista Fabrizio Pasini ha confessato

Hanno raggiunto quell'abitazione, dove all'interno si sarebbe consumato il litigio. A detta di Pasini tutto è successo in tarda sera: la lite, lo spintone, la caduta e il decesso. Quella notte l'uomo si sarebbe anche fatto medicare in ospedale, per una botta rimediata alle costole: forse i segni di quel litigio. Il cadavere di Manuela non sarebbe stato trasportato subito nelle campagne di Azzanello.

Sarebbe rimasto un paio di giorni nella casa della madre, almeno fino alla notte tra il 30 luglio e l'1 agosto: di questo sarebbero convinti gli inquirenti, i carabinieri e i titolari delle indagini, il procuratore capo Tommaso Buonanno, il sostituto procuratore Francesco Milesi. Nel frattempo Pasini avrebbe già architettato il suo piano: i messaggi mandati ai familiari di Manuela, al suo datore di lavoro (tra l'altro erano pure colleghi), all'ex fidanzato.

Poi la freddezza con cui ha portato a termine il “compito”, l'occultamento del corpo, la vacanza con la famiglia il giorno successivo il macabro trasferimento. “Stasera non torno, vado a dormire al lago”: questo il messaggio mandato da Manuela, poco dopo le 21 di sabato 28 luglio, all'ex fidanzato Matteo. Sarebbe stato l'ultimo messaggio vero: in quel momento era ancora viva. Uno degli ultimi momenti della sua vita, stroncata troppo presto: e qualunque sia il movente, non sarà mai giustificabile.

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