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Cronaca

Botte dal marito, denuncia ma poi ci ripensa: "Mi picchiava in modo normale"

La donna aveva sporto denuncia nel 2015, ad Aprile la prossima udienza

Una storia di violenza, l'ennesima. E di paura nel raccontare ai giudici le botte e gli abusi subiti. Forse perché ad attenderla fuori dal tribunale c'era proprio l'uomo che la maltrattatava. Protagonista una donna di 33 anni, originaria del Pakistan, che nel 2015 aveva denunciato per maltrattamenti il marito, un connazionale di 20 anni più grande, e il cugino di 34 anni anch'esso pakistano. Salvo poi però fare retromarcia, proprio durante la prima udienza del processo. "Mio marito non mi picchiava forte, mi picchiava in modo normale", avrebbe detto la donna chiamata, giovedì 30 dicembre, a testimoniare.

Come riportato dal Giornale di Brescia, la donna viveva in casa con i due uomini in un paese della bassa bresciana. Insieme a loro anche i figli minori del marito, avuti da un precedente matrimonio: sarebbero stati proprio loro a chiamare i carabinieri dopo aver assistito all'ennesima lite violenta.

Dopo la denuncia, la donna si era rifugiata in una casa famiglia sul Garda ma era poi tornata sui suoi passi, rientrando nell'abitazione del marito dopo quindici giorni. Durante la prima udienza del processo, la donna ha raccontato che i due connazionali erano soliti ubriacarsi e il motivo delle liti fosse spesso collegato alla presenza in casa del parente. Ma poi avrebbe tentato di fare retromarcia, dicendo di volere ritirare la denuncia. Ad attenderla, fuori dall'aula c'era proprio l'uomo che in precedenza aveva querelato. Data la gravità dei fatti contestati, non si può tornare indietro e si procede d'ufficio. Il prossimo aprile sarà il 50enne, finito alla sbarra con l'accusa di maltrattamenti fisici e verbali, a raccontare la sua versione ai giudici.

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