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Cronaca Botticino / Via delle Fontanelle

Denver: imprenditore bresciano scambiato per un terrorista

Daniele Perazzi, negli Stati Uniti per la Merchandise Mart, una fiera delle armi, è stato scambiato per un terrorista da un taxista locale, che ha chiamato la polizia facendolo arrestare

Vicenda cha ha davvero dell'incredibile, quella vissuta due settimane fa negli Stati Uniti dall'imprenditore bresciano Daniele Perazzi, nipote del fondatore della ditta Armi Perazzi di Botticino.

Arrivato a Denver per una fiera di lavoro, la Merchandise Mart, Daniele è salito su un taxi portando con sé sette fucili da caccia personalizzati, per un valore complessivo di circa 500.000 euro.

L'autista, un patriota fedele al "Taxis on Patrol" (taxi di pattuglia), un progetto nato per motivare i tassisti a denunciare alle autorità possibili terroristi e persone sospette, vedendo i fucili ha fatto scendere Perazzi dal taxi, per poi chiamare la polizia che, in pochi minuti, è intervenuta per fermare il sospetto.

Portato nell'Ufficio dello sceriffo della contea di Adams per essere interrogato, è stato necessario l'intervento dell'avvocato prima che fosse rilasciato. Un grosso spavento, tanto che si erano già mobilitati i media locali, davanti ai quali il legale del bresciano non ha fatto altro che sottolineare gli attimi di paura vissuti dal suo assistito, trattato per un paio d'ore come fosse un pericolo terrorista.

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