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Cronaca

Bambini ucraini malati di cancro: arriva l'aereo per portarli al Civile

Atterrato a Linate il "volo della speranza". I piccoli saranno portati al Civile di Brescia e all'Istituto dei Tumori di Milano

Prosegue l'impegno di Regione Lombardia e della Fondazione Soleterre per mettere in salvo i piccoli pazienti oncologici ucraini. A distanza di solo quattro giorni dai primi due voli - atterrati a Milano Linate giovedì scorso - oggi, alle ore 14, sempre nello stesso scalo è atterrato un nuovo volo proveniente dalla Rzeswóv in Polonia.

A bordo cinque bambini e ragazzi (tra i 3 e i 15 anni) accompagnati dalle rispettive mamme e da alcuni fratelli. Sono pazienti che fino a una settimana fa sono stati costretti a rifugiarsi nei sotterranei della Dacha di Soleterre a Kiev e dell'Istituto del cancro di Kiev.

Il volo umanitario è stato eseguito dall'Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (Areu) in collaborazione con la Protezione civile, Regione Lombardia e Fondazione Soleterre per effettuare il trasporto di familiari e bambini e contemporaneamente garantire loro l'assistenza medico sanitaria specializzata durante le ore di viaggio.

Insieme ai propri familiari e costantemente assistiti da personale medico sanitario per garantire loro le cure salvavita, i giovani pazienti hanno percorso più di 2.000 chilometri e hanno affrontato lunghe ore di viaggio.

Sono bambini che hanno vissuto interminabili giorni di spostamenti tra i reparti in cui erano ricoverati e i bunker o i sotterranei delle strutture ogni qualvolta suonava l'allarme antiaereo.

Da Leopoli, dopo essere stati stabilizzati e aver verificato la loro condizione di salute hanno viaggiato in treno e bus fino in Polonia a Rzeswóv, da cui sono partiti in aereo per raggiungere l'Italia insieme a personale medico sanitario specializzato e al presidente di Fondazione Soleterre, Damiano Rizzi.

Ad accogliere i giovani pazienti il personale sanitario specializzato proveniente dai due ospedali che prenderanno in cura i bambini: l'Istituto dei Tumori di Milano e l'ospedale Civile di Brescia, l'assessore alla Protezione civile della Regione Lombardia, Pietro Foroni, e il Direttore generale di Areu, Alberto Zoli.

"Regione Lombardia - commenta il presidente della Regione, Attilio Fontana - prosegue questa missione umanitaria con grande attenzione con l'obiettivo di mettere al sicuro il maggior numero di giovani pazienti possibili. Il nostro impegno è poi focalizzato 'a tuttocampo' anche per altri temi che riguardano interventi di solidarietà e accoglienza".

"I piccoli - aggiunge il Direttore generale dell'Asst Spedali Civili di Brescia, Massimo Lombardo - sono stati subito affidati alle cure dei nostri professionisti sanitari. Dopo aver affrontato due anni di pandemia, il nostro personale sta dando una ulteriore dimostrazione di passione, impegno e dedizione alla cura".  

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