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Cronaca Cerveno

Una massa enorme di detriti si muove verso valle: è allarme in paese

L’alluvione del 16 agosto ha smosso circa 50mila metri cubi di materiale: il sindaco di Cerveno, Marzia Romano, ha emesso un'ordinanza per limitare la percorrenza sul territorio

Nuovo stato di emergenza tra Cerveno e Ono San Pietro: l’alluvione del 16 agosto ha smosso circa 50mila metri cubi di materiale a monte del nuovo muro trasversale, costruito come protezione della ciclabile. L’acqua è fuoriuscita sulla destra finendo nelle sottostanti zone agricole, dove vi sono numerosi fabbricati. 

Uno studio effettuato da Regione, in collaborazione con il Politecnico, ha rilevato un’accelerazione  del movimento franoso tra i sei e i dieci centimetri annui lungo il torrente Blé. L’entità della massa in movimento è tra i 400mila e un milione e mezzo di metri cubi. 

I primi lavori per mettere in sicurezza l’area sono iniziati dopo che lo scorso anno è arrivato un finanziamento di quattro milioni. Attualmente è in corso l’opera di svasamento del letto del Blé e l’innalzamento degli argini come protezione delle aree interessate dall’esondazione del 16 agosto.  

Per garantire la massima sicurezza, il primo cittadino di Cerveno, Marzia Romano, ha emesso un’ordinanza che limita la permanenza nelle aree a maggior rischio idrologico: un’area di 350 metri su entrambe le sponde del Blé. Lungo questa fascia sono stati sospese tutte le attività diverse dall’accudimento di animali, attività agricole o aziendali. 
 

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