Panico in centro: legato e aggredito nel suo negozio, rapinatore in fuga
La vittima è stata portata in ospedale. Indagini in corso
Sono le 19 di sabato sera e Manuel Barozzi sta ultimando le ultime faccende prima di abbassare la saracinesca, quando un uomo con il volto travisato irrompe nella gioielleria che gestisce. Il gioielliere viene prima minacciato, a quanto pare senza l’uso di armi, poi colpito al volto, infine immobilizzato e legato con alcune fascette da elettricista.
Una sequenza da incubo: il titolare della gioielleria-laboratorio di via Diaz, a Brescia assiste impotente a quanto sta accadendo. Non può opporsi al bandito e nemmeno chiedere aiuto. In pochi minuti il malvivente apre le vetrine e i cassetti del negozio e arraffa decine di orologi preziosi, poi scende al piano inferiore - dove c’è il laboratorio - e fa incetta di gioielli.
Messe le mani sull’ingente bottino - si parla di decine di migliaia di euro - il rapinatore guadagna l’uscita e si dilegua. Stordito, dolorante e sotto shock, la vittima della rapina comincia a liberarsi dalle fascette che lo tenevano immobilizzato ed esce in strada, chiedendo aiuto a gran voce. I primi ad accorre sono i clienti di un bar delle vicinanze, dove il gioielliere ha atteso l’arrivo dell’ambulanza e delle forze dell’ordine.
Dopo le prime cure, Barozzi viene portato in ospedale, per le medicazioni del caso. Per lui, oltre a un grande spavento, pare nulla di grave: avrebbe riportato lievissime ferite ed è stato dimesso dopo poche ore.
La caccia all’uomo è scattata immediatamente: i carabinieri hanno setacciato il negozio in cerca di eventuali tracce lasciate dal rapinatore e stanno analizzando le immagini delle telecamere. Le indagini sono ancora in corso, ma al momento sarebbero pochi gli indizi utili per risalire all’identità del bandito.