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Cronaca

Questura, Alfonso Iadevaia è il nuovo capo della Squadra Mobile

Di origini campane, ha diretto le squadre Mobili di Biella, Novara e Agrigento. Ha coordinato numerose indagini di contrasto alla Mafia che hanno portato alla cattura di latitanti mafiosi di spicco, oltre ad avere affrontato le problematiche connesse agli sbarchi sulla costa agrigentina e sull'isola di Lampedusa

Insediato e presentato ufficialmente il nuovo capo della Squadra Mobile di Brescia: il Vice Questore aggiunto Alfonso Iadevaia. Di origini campane, ma nato a Mineola negli Stati Uniti, subentra a Giuseppe Schettino, recentemente promosso ed ammesso ad un corso di formazione dirigenziale.

​A introdurre la conferenza di presentazione alla stampa, il Questore Vincenzo Ciarambino: "Con piacere vi presento il nuovo collega - ha esordito - un funzionario di prim'ordine, che ha condotto importanti indagini sulla criminalità organizzata, alcune delle quali hanno portato alla cattura di esponenti di spicco della mafia"

Dopo aver diretto le squadre mobili di Biella e Novara, nel 2009 si è trasferito ad Agrigento dove, con il medesimo incarico, si è occupato di molte indagini di contrasto alla criminalità mafiosa - culminate nell’arresto a Marsiglia del boss latitante Giuseppe Falsone - oltre ad affrontare le problematiche criminali connesse agli imponenti sbarchi sulla costa agrigentina e sull’isola di Lampedusa. 

Iadevaia arriva da Roma, dove per tre anni è stato in forza al Servizio centrale Operativo, occupandosi di criminalità organizzata siciliana, latitanti, indagini patrimoniali. In tale periodo ha partecipato attivamente alla cattura del latitante mafioso Bruno Sebastiano, arrestato nel 2014 sull’isola di Malta, all’indagine Dirty Soccer della Dda di Catanzaro e a quella della Dda di Genova sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta in Costa Azzura e Liguria.

La grande esperienza maturata anche nel campo dell'immigrazione lo ha portato alla nomina, nel luglio del 2015, di consulente della commissione parlamentare d'inchiesta sull'immigrazione.

"Brescia è una delle Questure più importanti d'Italia e sono molto orgoglioso di dirigere una Squadra Mobile dal passato, presente e spero anche dal  futuro glorioso in termini di contrasto al crimine. - ha a esordito Iadevaia - Cercherò di mettere a fattore comune tutte le mie esperienze pregresse: quelle relative alla criminalità organizzata, come quelle legate all'immigrazione e ai reati predatori. Farò il possibile per capire se anche nel Bresciano ci siano fenomeni di proiezione della criminalità organizzata." 

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