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Cronaca

Carte di credito clonate: spariti 650.000 euro dai conti correnti

Nei guai tre italiani, due rumeni e un pakistano, tutti appartenenti ad un'organizzazione criminale dedita alla frode informatica che operava tra Italia, Spagna e Romania.

BRESCIA. Hanno prelevato 650 mila euro dai conti correnti di ignari cittadini, per poi spostarli su carte di credito o schede telefoniche prepagate intestate a prestanome. A porre fine alla truffa ci hanno pensato i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brescia, con la collaborazione della Polizia Provinciale di Brescia e della Polizia Postale di Roma: questa mattina hanno arrestato 6 persone appartenenti ad un'organizzazione criminale operante tra l’Italia, la Spagna e la Romania.

Due italiani, due rumeni e un pakistano sono finiti in carcere con con l'accusa di associazione a delinquere di carattere transnazionale dedita alla frode informatica. Un altro italiano è invece agli arresti domiciliari.

Il modus operandi della banda criminale era alquanto sofisticato. La truffa partiva da una e-mail inviata ai correntisti, che rimandava a pagine internet molto simili a quelle degli istituti di credito. Una volta cliccato sul relativo link, le vittime venivano invitate a inserire le propri credenziali, che poi venivano clonate.

Prelevate le somme dai relativi conti, i soldi erano quindi girati su carte di credito o schede telefoniche prepagate intestate a dei prestanome. Si trattava generalmente di persone senza fissa dimora o con diversi precedenti penali alle spalle, che fornivano la propria identità all'organizzazione in cambio di somme di denaro. In alcune occasioni, per ottenere le credenziali dei correntisti, erano state  duplicate anche le loro schede Sim. 

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