Caparra sì, appartamenti no: la truffa online delle vacanze
La brutta vicenda è capitata a due persone residenti nella Bassa: l'uomo si è trovato senza appartamento e senza caparra. Idem la donna, vittima anche di un furto d'identità. Indagini in corso.
BAGNOLO MELLA – Documenti, parola d’onore, contratti registrati (a parole)… Tutto a posto insomma. Almeno apparentemente.
Due persone residenti nella Bassa, che non si conoscono, sono state truffate online nello stesso modo: la casa delle vacanza era un sogno, e tale è rimasto. Ma i soldi, veri quelli, non ci sono più.
Lui aveva scelto la Toscana, lei la Romagna. E anziché di una villetta in Riviera, si è trovata inconsapevolmente titolare di un appartamento in Toscana - di cui, manco a dirlo, ignorava l'esistenza - che lui avrebbe voluto prendere in locazione.
Gli accertamenti sono scattati grazie a un’operazione incrociata fra la Polizia Locale di Bagnolo e i colleghi campani.
L’esca è un sito di annunci, apparentemente impeccabile: fotografie meravigliose, dettagli accattivanti, attività con cui riempire le giornate. Un contatto email e un cellulare. Per portare a termine la trattativa, spiegano al telefono, è necessario inviare il documento d’identità, firmare l’atto e versare una caparra attraverso un bonifico. Niente di strano, sulla carta.
Fino al momento di ottenere il contratto. Da lì in poi i telefoni sono muti. E le caparre andate. Duecento euro per lui, esito analogo per lei, peraltro pure vittima di un furto d’identità.
Quando si dice “vacanze” rovinate.