Avvocati bresciani in sciopero della fame contro le condizioni delle carceri
La protesta si rifà all'appello lanciato da Marco Pannella, che ha trovato l'appoggio di centinaia di avvocati in tutta Italia, per portare l'attenzione pubblica sull'attuale situazione delle carceri e sulle terribili condizioni in cui si trovano i detenuti
Trentanove avvocati penalisti bresciani hanno iniziato lo sciopero della fame per protesta contro il sovraffollamento delle carceri e le terribili condizioni in cui si trovano i detenuti. A turno, fino al prossimo 7 ottobre, si asterranno dal cibo.
La protesta si rifà all’appello lanciato da Marco Pannella che ha trovato l’appoggio di centinaia di avvocati in tutta Italia. In una nota della Camera penale bresciana, si sottolinea come l’intento dell’iniziativa sia quello di far conoscere “le drammatiche condizioni di vita a cui sono costretti migliaia di detenuti all'interno degli istituti penitenziari”. In primis, la casa circondariale di Canton Mombello, dove il sovraffollamento, ormai patologico, tocca percentuali del 152%.