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L'Esercito crea un ponte galleggiante sul Mincio per salvare la popolazione

Maxi esercitazione a Peschiera del Garda. L'esercito pronto a intervenire anche in caso di calamità naturali

Giovedì mattina, a Peschiera del Garda, sul fiume Mincio si è svolto l’atto conclusivo dell’esercitazione “Argo 2020”, che ha visto il varo di un ponte galleggiante motorizzato (PGM) di circa 120 metri, mediante l’impiego di moduli autopropulsi connessi tra di loro, delle dimensioni di 10 x 10 metri ciascuno. Il tutto sotto lo sguardo del comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto, il generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota.

L’esercitazione, realizzata in collaborazione con il Comune di Peschiera, è stata presenziata inoltre dal comandante del Comando Genio, il generale di Divisione Gianpaolo Mirra, dal comandante del Comando Infrastrutture, il generale di Brigata Massimo Bendazzoli, dal sindaco di Peschiera del Garda, Maria Orietta Gaiulli, oltre che dalle autorità civili e militari della cittadina gardesana.

Fondamentale il supporto logistico fornito dal Parco Materiali Motorizzazione, Genio, Artiglieria e NBC di Peschiera, che ha reso disponibili le aree e le infrastrutture per il dispiegamento, sin dai primi giorni di settembre, di circa 150 militari e più di 100 mezzi del 2° reggimento Genio Pontieri di Piacenza.

Dopo una breve presentazione dell’esercitazione da parte del Colonnello Salvatore Tambè, Comandante del 2° Pontieri, l’attività si è trasferita in acqua, dove è stata simulata la realizzazione di una via di fuga per la popolazione sul ponte galleggiante, supponendo un'eventuale emergenza che abbia reso inagibili i ponti della rete stradale e ferroviaria..

L’attività di soccorso alla popolazione in caso di emergenze e calamità naturali rientra tra i compiti istituzionali assegnati all’Esercito Italiano, che - attraverso l’impiego dei reparti del Genio di cui dispone - è in grado di cooperare con altri operatori civili nella gestione delle situazioni ad alto rischio.
L’esercitazione ha avuto come scopo quello di incrementare ulteriormente il livello di addestramento nell’ambito di un contesto urbano, nel rispetto delle limitazioni imposte dall’attuale contesto sanitario dovute all'epidemia Coronavirus.

Sul Mincio 150 anni fa

Dopo oltre 150 anni, i Pontieri tornano quindi sul Mincio in un contesto differente rispetto a quello del 1866 durante la III Guerra d’Indipendenza, quando gittarono un ponte di barche a Goito (MN) a circa 2 chilometri a monte del ponte stabile per il transito delle fanterie e delle artiglierie.

Fonte: Veronasera.it

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