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Monte Aguina: un serpente di un metro e mezzo scatena il panico sui social

La fotografia di un giovane cacciatore che “imbraccia” un serpente di un metro e mezzo ha scatenato il panico in rete: ma è soltanto una comune biscia

Un serpente di un metro e mezzo scatena il panico (social) sul lago d'Iseo e dintorni: impazza in rete la condivisione di una fotografia raccolta sul Monte Aguina, in territorio di Zone non lontano dall'omonima malga e dalla Pozza del Prefond: nello scatto si vede un giovane cacciatore che mostra il rettile (che sembra morto) appoggiato a un bastone.

Tanta la paura, dicevamo: in rete le opinioni e le ipotesi si sprecano, e in tanti si chiedono se non si tratti di un esemplare di una qualsivoglia vipera, arcinota categoria di serpenti velenosi – la letteratura scientifica ne conta quasi una trentina di specie diverse – attrezzati con una ghiandola in grado di produrre un veleno a prima vista molto annacquato, ma in realtà pericoloso per la presenza di albumine altamente tossiche e altre proteine enzimatiche che agiscono sui tessuti, sulla coagulazione del sangue e a volte anche sul sistema nervoso.

Niente di tutto questo, per fortuna: allarme rapidamente rientrato a seguito di una prima analisi “tecnica” del rettile in questione. Certo le dimensioni contano: potrebbe misurare anche più di 150 centimetri, appunto un metro e mezzo. Ma non è una vipera, sospiro di sollievo: si tratterebbe infatti di una natrice dal collare, in gergo popolare una comune biscia.

La natrice dal collare – Natrix natrix – è un serpente europeo non velenoso della famiglia Natricidae. Non è raro trovarne di esemplari che superano tranquillamente il metro di lunghezza: nella zona del delta del Po, in Veneto, ne sono stati individuate alcune lunghe più di due metri, e del peso di 4 chili.

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