rotate-mobile
Attualità Chiari

Prima Capitale italiana del libro: un'abbuffata di libri e letture lunga un anno

Per la città di Chiari si è concluso il lungo anno vissuto da "Prima capitale italiana del libro", un titolo assegnato dal ministro Dario Fanceschini.

Un anno di Chiari Prima Capitale del Libro, 365 giorni di focus sull'importanza della lettura e della cultura, durante i quali si sono create sinergie che permetteranno di garantire alla città un'offerta culturale sempre più ricca. Lo scorso lunedì 18 ottobre non è stato un giorno qualunque per l'Amministrazione clarense del sindaco Massimo Vizzardi, ma l’anniversario dell’importantissimo riconoscimento che esattamente un anno prima – il 18 ottobre 2020 – ha sancito Chiari come la prima città di tutta l’Italia ad aver ottenuto il titolo di capitale nazionale del libro. Un titolo frutto di anni e anni di lavoro e di quanto fatto durante i difficili mesi di lockdown a causa della pandemia da Covid19, quando la lettura – in forma di videolettura, di favole, racconti e molto altro diffuso sui social – ha fatto da traino e da collante a una comunità ferita.

Da quel momento in poi, nonostante le difficoltà, gli appuntamenti del calendario di eventi di Chiari Prima Capitale Italiana del Libro sono letteralmente fioriti – come il suo logo, il libro che è allo stesso tempo un fiore, ideato da Chiari con il designer di fama internazionale Armando Milani, che è diventato a tutti gli effetti il simbolo anche delle future Capitali del Libro italiane.

Dagli appuntamenti sul mondo dei book influencer organizzati con il CRELEB – il Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca – dell'Università Cattolica di Brescia e i Master Professione Editoria e BookTelling, passando per gli eventi in memoria dei 700 anni dalla morte di Dante, con la presenza di Lucilla Giagnoni e correndo poi tra i tantissimi appuntamenti organizzati con le realtà clarensi – in primis la Biblioteca Civica Fausto Sabeo e la Rassegna della Microeditoria – Chiari si è popolata e tutt’ora è ricchissima di momenti per tutti in cui approfondire il ruolo della lettura, il suo piacere e le sue innumerevoli implicazioni.

«Sembra passato molto più di un anno da quello scorso 18 ottobre: ricordo ancora l'emozione per il riconoscimento importante alla città e il senso di responsabilità per attualizzare i progetti che fino a quel giorno erano rimasti nel cassetto, ma che finalmente avevano la giusta cornice per essere realizzati – ha commentato l’assessore alla Cultura Chiara Facchetti –. È stato un grande lavoro di squadra: sia il percorso che ci ha portati qui, sia il palinsesto che abbiamo creato in itinere durante un anno sicuramente non facile per l'organizzazione di eventi. Un grazie di cuore va a Fabio Bazzoli, che oltre ad essere un validissimo collaboratore si è dimostrato un vero e proprio pilastro per la riuscita del complesso programma che avevamo ideato; a Daniela Mena che con la sua direzione artistica ha sapientemente saputo coniugare contenuti e pubblico per realizzare un anno alla portata di tutti, sia per età sia per gusti; all'assesore Emanuele Arrighetti che con il suo operato ha saputo garantire al Sistema Bibliotecario il giusto lustro in questi anni e a tutti gli Uffici comunali che con me, giorno dopo giorno, hanno reso possibile un progetto che fino ad allora era solo nei nostri desiderata. Inoltre, stiamo lavorando ad alcune proposte per valorizzare la nostra nomina in previsione di Brescia Bergamo Capitali della Cultura 2023».

Infatti, Chiari, consapevole della responsabilità di essere stata la prima città italiana a ricevere questo riconoscimento, continuerà a lavorare affinché sul territorio si creino le condizioni per continuare a rendere la lettura, l'amore per il libro e per la scrittura una prerogativa e un messaggio da tramandare alle generazioni future.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prima Capitale italiana del libro: un'abbuffata di libri e letture lunga un anno

BresciaToday è in caricamento