rotate-mobile
Attualità

Formazione e comunità energetiche rinnovabili: le prime azioni del piano aria e clima

L'assessora comunale all'ambiente Camilla Bianchi ha anticipato alcune delle prime iniziative in programma

Ci sarà un percorso formativo sugli strumenti a disposizione del Comune di Brescia per la transizione ecologica. E per luglio si prevede l’avvio di uno sportello informativo sulle comunità energetiche. L’assessora comunale all'ambiente Camilla Bianchi, chiamata mercoledì pomeriggio in commissione ecologia, ha anticipato qualcuna delle prime azioni concrete in progetto durante l’anno e mezzo di lavoro che dovrà condurre alla firma del piano aria e clima

L’assessora ha riepilogato i principali punti del lavoro avviato per perseguire la transizione ecologica della città, riepilogato i dati raccolti nel rapporto 2023 dell’Osservatorio aria e clima e risposto alle domande dei consiglieri, in un confronto di quasi due ore: un’occasione pensata anche nell’ottica di giungere preparati al consiglio comunale straordinario sul tema dell’inquinamento dell’aria, invocato nelle scorse settimana dalla minoranza.  “La chiusura è fissata al dicembre 2025 perché un anno e mezzo è il tempo necessario per svolgere il lavoro di analisi e messa a sistema delle attività” ha ribadito Bianchi “ma entro quest’anno arriveremo già a prima ipotesi di strategia, che verrà poi definita e affinata nel corso del prossimo, anche qui con un processo partecipativo. Il primo atto sarà dato da due momenti di formazione: uno rivolto agli uffici interni e uno “esterno”, aperto anche agli stakeholder”. Il tema, in entrambi i casi, saranno i contenuti del PAESC, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, che il Comune ha approvato nel 2021 e che contiene l’impegno a ridurre le emissioni di CO2 pro-capite del 50%  - prendendo a riferimento i valori del 2010, escluso il settore produttivo - entro il 2030, agendo sulla riduzione dei consumi energetici e l’incremento dell’impiego di fonti energetiche rinnovabili. E poi un approfondimento sulla Strategia di transizione climatica (STC) e le sue azioni, oggi confluite nel progetto ‘Un Filo Naturale’ tuttora in corso. L’esigenza, sostiene Bianchi, è allinearsi su un solo linguaggio e comprendere la portata degli strumenti a disposizione dell’amministrazione è fondamentale. 

La dimensione concreta del piano aria e clima

Le spiegazioni dell’assessora non sono bastate ai consiglieri di minoranza. “Mi sarei aspettato un’anticipazione delle iniziative concrete che l’amministrazione, al di là dei risultati del sondaggio lanciato nei giorni scorso, ha sicuramente già in mente” ha commentato Fabio Rolfi (Civica Rolfi Sindaco). Pronta la risposta di Bianchi: “oltre al percorso formativo, entro luglio apriremo uno sportello informativo sulle comunità energetiche: un passaggio in più che ci permetterà di fare politiche energetiche diverse. Sia il Paisc che la Strategia di transizione climatica, inoltre, prevedono già una serie di azioni concrete; accanto a queste c’è poi il tema della mobilità, con il cronoprogramma delle ciclabili e i lavori per il tram”. E poi, in merito al bosco urbano ipotizzato sui campi inquinati Caffaro: “sono attive diverse interlocuzioni con privati. La cosa che mi preme è, quando paliamo di bosco urbano e manutenzione, è avere una visione d’insieme. L’amministrazione sta mettendo a punto un piano del verde e della biodiversità e al suo interno ci sarà senz’altro una parte dedicata a questo tema. Dobbiamo poi ricordarci che quella della Caffaro è un’area di mitigazione: probabilmente nessuno di noi riuscirà a stendersi sotto un albero in quella zona, ma ci saranno sicuramente dei camminamenti”.

Bianchi ha ribadito poi l’importanza dell’aver attivato, sulla questione aria, la giunta dei sindaci: “la giunta dello scorso 6 marzo è stata l’occasione per ottenere un consenso unanime alla condivisione di questo percorso: si tratta di un passo importante, perché il lavoro per la salute dei cittadini non ha colore politico”. Il prossimo incontro con i sindaci dei Comuni contermini verterà sulla mobilità. “L’esigenza comune” ha anticipato l’assessora “è il potenziamento del trasporto sovracomunale. Da parte nostra, stiamo lavorando al parcheggio scambiatore di prealpino, che sarà pronto a breve.Ma al Comune di Brescia è stato chiesto anche di farsi portavoce in Regione, per reperire nuovi finanziamenti onde perseguire questo obiettivo”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Formazione e comunità energetiche rinnovabili: le prime azioni del piano aria e clima

BresciaToday è in caricamento