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Brescia: al via la prima fase per la costruzione del piano aria e clima

I lavori si aprono con un sondaggio per approfondire il punto di vista dei cittadini in merito al cambiamento climatico, ai suoi impatti e alle possibili soluzioni. Il piano sarà pronto entro la fine del 2025

Il primo passo verso la costruzione del “piano aria e clima” del Comune di Brescia è un confronto con la cittadinanza. La Loggia, con il supporto dell’Urban Center, lancia un questionario per raccogliere il punto di vista dei cittadini in merito al cambiamento climatico e alle azioni di contrasto da intraprendere. Attivo fino al prossimo 10 maggio e rivolto sia ai residenti, sia a chi vive quotidianamente la città, il sondaggio è l’iniziativa che apre i lavori di costruzione della strategia con cui il Comune intende affrontare le sfide ambientali che coinvolgono la città.

La prima fase del piano aria e clima: il sondaggio e i tavoli di lavoro

Si comincia dall’organizzare l’esistente: il percorso del Comune verso la realizzazione del piano inizia riunendo, attraverso tavoli di lavoro, di tutti i più importanti portatori di interesse, con l’obiettivo di ottenere una fotografia completa di quanto si sta già realizzando e di condividere le sfide prioritarie. “Il lavoro in questo senso si è già avviato” ha spiegato l’assessora comunale all’ambiente Camilla Bianchi. “Il tema dell'aria impone un lavoro trasversale, quindi riuscire a lavorare con tutti gli osservatori ci permette di avere un unico luogo tutti gli interlocutori, dalle aziende all’università. La risposta è stata molto positiva da parte di tutti gli interlocutori: lavoreremo insieme su tavoli di lavoro rispetto a mitigazione, adattamento, energia, partecipazione”.

Proprio la partecipazione rappresenta il primo focus del lavoro della Loggia, attraverso il sondaggio preparato dall'Urban Center, compilabile qui. "L'idea" ha spiegato Elena Pivato del coordinamento generale attività dell'organismo "è indagare come i cittadini percepiscono da un lato i fenomeni, dall'altro i relativi impatti e il grado di urgenza del tema che tanti chiamano cambiamento climatico, ma forse dovremmo chiamare crisi". Il peso dell'iniziativa è sottolineato dalla consigliera comunale Valentina Gastaldi: “Avviare questo questionario ci permette di metterci alla pari con la cittadinanza. È il punto di partenza per il nostro lavoro, perché la transizione ecologica non è una cosa che possiamo fare da soli. All'interno del piano aria e clima dovranno essere prese delle decisioni, anche difficili, quindi dobbiamo portarci dietro le persone. In quest’ottica, questa prima azione è un seme per mettere radici”.

Il piano entro il 2025: il percorso

Contemporaneamente, per avviare l’intero processo di redazione del Piano Aria e Clima, è stato costituito un Gruppo tecnico di lavoro, in seno all’Area Transizione Ecologica ambiente e mobilità del Comune, con il compito di coordinare il Piano di mitigazione previsto nel PAESC con il Piano di Adattamento della Strategia di transizione Climatica (STC), e di impostare un piano di formazione da proporre all’Osservatorio Aria bene comune e clima che sarà il “laboratorio” dove elaborare la
proposta di Piano aria e clima. Entro la fine dell’anno, all’interno dell’Osservatorio si procederà alla costruzione di un percorso condiviso con la definizione delle strategie e degli organismi di partecipazione.

L'idea è di arrivare, entro dicembre 2025, alla produzione di un documento, che tenga conto delle istanze dei portatori di interesse e dei cittadini che avranno portato il proprio contributo, da sottoporre alla Cabina di regia e successivamente alla Giunta e al Consiglio Comunale. "Nel frattempo non staremo fermi" ha puntualizzato la sindaca Laura Castelletti -. Lavoriamo sulla mobilità, sul tema della piantumazione e anche per lo sviluppo delle comunità energetiche. Inoltre abbiamo aperto il dialogo con i sindaci dei 14 Comuni contermini, riattivando la giunta dei sindaci. Abbiamo appena svolto il secondo appuntamento, il primo dedicato a piano aria e clima. Non possiamo pensare di affrontare questo tema senza confrontarci con loro". E poi c'è il tavolo che riunisce gli assessori all’ambiente dei capoluoghi di provincia presenti sull’A4, che Brescia ha cercato per costruire un lavoro comune su aria ed energia, laddove ci si è sempre confrontati solo sul fronte della produttività. "Ci siamo incontrati per la prima volta la scorsa settimana per iniziare a mettere in comune buone pratiche" ha raccontato Bianchi. "Il confronto è una ricchezza, è stato un momento prezioso".

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