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La 'bolla' dei diamanti si brucia tutti i risparmi, decine di bresciani disperati

Diamanti in banca, anche a Brescia scoppia il caso: a Urago d'Oglio un pensionato di 73 anni aveva investito 15mila euro, a Bagnolo Mella una signora addirittura 55mila

E invece è proprio così: diamante acquistato, anche se dal “vivo” non si è ancora visto. Perché appunto è rimasto in “gestione” alla Idb, l'azienda intermediaria. Ed è a questa che il cliente è obbligato a rivolgersi in caso di “malfunzionamento”, perché così dice la banca. Ma le indagini personali del 73enne continuano, che riesce perfino a dimostrare che quanto pagato per il diamante è superiore al suo valore reale.

Nel frattempo, come detto, scoppia la “bolla”. E le banche, forse, corrono ai ripari: “Mi hanno offerto dal 30 al 35% di quanto ho investito, dicendomi che posso tenermi anche il diamante”. Ma ad oggi è impossibile sapere come andrà a finire: e se lo chiedono tanti altri bresciani.

Altri casi bresciani

Tra i casi segnalati da Bresciaoggi anche investimenti più consistenti: a Bagnolo Mella una donna avrebbe versato alla sua banca, per l'affare diamanti, la bellezza di 55mila euro. Sempre a Bagnolo la difficile situazione di una pensionata, che aveva investito 10mila euro: dalla sua banca le avrebbero detto di rivolgersi a un'associazione di consumatori. 

E così probabilmente sarà. In tutta Italia si muovono associazioni e comitati, oltre ovviamente ad agguerriti avvocati. Dal punto di vista giudiziario, le indagini sull'affare diamanti contano già ben 75 indagati, e sequestri preventivi per oltre 700 milioni di euro.

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