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Carpi-Brescia 0-0. Stentato pareggio, al Cabassi un punto a testa

Brescia imballatissimo, forse distratto dal gran clamore della 'fuga' di Marco Giampaolo. Mister Micarelli sceglie una formazione tutta nuova e paga i tanti errori degli esordienti. Il Carpi invece se la gioca, e merita di vincere

Se fosse finita ai punti probabilmente avrebbero vinto loro. I modenesi di Carpi, la terra del tessile, la loro partita la giocano dal primo all’ultimo: dal canto suo il Brescia forse paga il "gran casino" di una settimana che a molti è parsa infinita. Finisce 0 a 0 al Cabassi ma va bene così: il campionato lunghissimo, ed è appena cominciato. E ci sono tante piazze ‘calde’ che stanno peggio di noi. Dicasi Palermo, appaiato a 7 punti, ma anche Siena e Pescara, o Reggio Calabria.

IL MATCH – Nella terra delle cooperative l’atmosfera ha del surreale, almeno in casa Brescia. Dimissioni in corsa e allenatore in ‘fuga’ che telefona al fratello dalla casa al mare, un vice che diventa coach in poche ore e che, senza motivo apparente, schiera una formazione mai vista prima. Anche la partita non ingrana, tanti anzi troppi errori a centrocampo, Grossi e Camigliano quelli che faticano di più, Zambelli a cui manca ancora il ritmo gara. Prima occasione quasi alla mezzora, il piattone di Freddi che finisce fuori su assist di Budel, poi Cani che ci prova in corsa, dalla parte opposta. Ma è Lollo ad avere l’occasione più ghiotta, tirando addosso a Cragno, poi il grande ex Sgrigna, con un sinistro velenoso. Qualche mischia, di qua e di là, poi l’inesorabile cambio di campo.

E il Carpi che spaventa fin da subito, di nuovo, due occasioni nitidissime in meno di cinque minuti. Ma l’inerzia della gara sembra trascinarsi in anticipo, non è il campo pesante, è la partita in sé. Sono ancora i padroni di casa comunque a divorarsi ghiotte palle gol, prima Pasciuti anticipato da un Freddi ‘volante’, poi Sgrigna dal dente avvelenato che impegna Cragno da una posizione all’apparenza impossibile. Al quarto d’ora il riscatto di capitan Zambelli, quasi a rivoltar la sua partita un po’ così: banfella di Cani che già è diretta in porta, il capitano allunga il piedone, palla in corner e via così. Qualcuno mormora che con i tempi che corrono forse è già abbastanza: e meno male che c’è ancora Cragno, superbo il suo intervento su Pasciuti, meno male che anche stavolta è finita.

POST PARTITA – Prima di un post di solito c’è un pre. Manca un’ora al fischio d’inizio, stavolta a parlare è l’avvocato di mister Giampaolo: dimissioni irrevocabili, in poche ore la rescissione consensuale del contratto. Altro da dire? La partita è una di quelle più brutte, di quelle che non si dimenticano. Forse il Carpi la sua parte l’ha fatta, se avesse fatto un gol (ma anche due) ci saremmo tutti tolti il cappello. Un punticino in trasferta, un piccolo faretto luminoso in attesa di certezze: in panchina, in campo, in tribuna.

CARPI-BRESCIA
LE PAGELLE

TABELLINO

CARPI-BRESCIA 0-0

CARPI: Kovacsik; Letizia, Romagnoli, Gagliolo, Poli; Lollo (82’ Di Guadio), Pasciuti, Porcari, Memushaj; Sgrigna (89’ Mbakogu), Cani (68’ Inglese). All. Vecchi
BRESCIA: Cragno; Zambelli, Freddi, Camigliano, Kukoc; Benali, Budel, Coletti (70’ Finazzi); Grossi (65’ Juan Antonio), Caracciolo, Mitrovic (87’ Scaglia). All. Micarelli

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