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Active sport Brescia apre alla formazione col “progetto di vita”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BresciaToday

Active Sport significa tennis in carrozzina ad altissimi livelli, oppure una squadra di handbike fra le più numerose (e vincenti) d’Italia, ma non solo. Perché da sempre l’associazione bresciana è attivissima anche nel sociale, fra inclusione, sportelli di ascolto, sensibilizzazione sulla sicurezza stradale e progetti di sport therapy per persone con disabilità. Un impegno all’interno del quale si inserisce un nuovo ciclo di incontri, organizzato in collaborazione con la Domus Salutis e denominato “Progetto di vita: comprendere le sfide quotidiane delle persone disabili in carrozzina”, che nasce per fare informazione approfondendo aspetti tanto importanti quanto utili per coloro che affrontano una disabilità, ma anche per chi li assiste e guida. Quattro gli incontri, tutti gratuiti e della durata di due ore (16.30/18.30), spalmati fra marzo e maggio. Il primo, il 27 marzo in Domus, prevede un approfondimento sulle lesioni da pressione, tenuto dal dott. Edoardo Bandiera e da Paola Rondini.

Il secondo, il 24 aprile sempre alla Domus Salutis, offrirà invece un focus sul catetere vescicale, col dott. Michele Scarazzato. Il 3 maggio, alla Lega Navale di Desenzano, il terzo incontro dal titolo “Sono attivo e me ne vanto – Percorsi per una vita attiva”, con l’architetto Tiziana Cretti, il cav. Daniele Manzini e Maurizio Antonini, socio fondatore di Active Sport. Il 16 maggio, al Tennis Forza e Costanza di via Signorini (in occasione della giornata inaugurale del decimo Camozzi Open – Memorial Cav. Attilio Camozzi) il quarto e ultimo incontro, con la dietista Veronica Coccoli che darà consigli su una corretta alimentazione per non gravare su determinate situazioni figlie della disabilità. Gli incontri nascono per pazienti, caregivers e operatori sanitari, ma sono aperti a tutti, nell’ottica di favorire conoscenza e quindi inclusione.

“Questo progetto – dice Maurizio Antonini, promotore dell’iniziativa targata Active Sport insieme a Maria Grazia Lumini e Agron Tataveshi – parte perché ci siamo resi conto che è necessaria maggiore informazione su determinati temi, in particolare in un’ottica di prevenzione”. Nel corso della riabilitazione, infatti, ogni paziente viene edotto su tutte queste tematiche, ma nella quotidianità che segue l’uscita dall’ospedale c’è da parte di molti la tendenza a trascurare alcuni aspetti. “Tuttavia – dice ancora Antonini – risultano determinanti per la salute di ognuno e per evitare tante potenziali problematiche che alla lunga rischiano di impedire una vita attiva. Così come lo è la pratica sportiva, con tutti i benefici a questa connessi. Pertanto, insieme allo staff della Domus Salutis, riteniamo necessario rispolverare certi insegnamenti e tenere alta l’attenzione, coinvolgendo professionisti di vari settori che possano formare e informare, ma anche stimolare un confronto costruttivo. Tratteremo temi diversi, ma che si fondono in un unico grande discorso di prevenzione. Siamo convinti della preziosissima valenza sociale dell’iniziativa, quindi ci aspettiamo una risposta importante, anche da persone che non sono solite frequentare le nostre attività. Conoscenza e confronto sono due aspetti fondamentali per migliorare la quotidianità di ognuno”. Per prenotare il proprio posto ai primi due incontri scrivere una mail a areaformazione@ancelle.it; per il terzo e il quarto a info@activesportdisabili.it.

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