Metro Brescia, con l’estate passeggeri dimezzati

Dovevano essere 60mila al giorno, la cifra minima per stare tranquilli e mettere a posto i conti. Ma come qualcuno aveva già annunciato la Metro bresciana non ha mai ingranato a tutta: picchi da tre cifre, magari, ma una media giornaliera che a fatica raggiunge i 40mila passeggeri. Poco da sorridere là sotto, almeno dal punto di vista economico.

Complessivamente però la Metro ai bresciani piace, fatta eccezione per quelle proteste ‘spontanee’, spesso chi ha vissuto a fianco dei cantieri per anni. Piazza Vittoria e dintorni, con il Bar Impero che chiude dopo decenni o l’Hotel Vittoria che annuncia di arrancare, o i residenti di Sanpolino che non dormono più la notte, troppo rumore e ‘trenini’ troppo vicini alle case.

Nuovi dati intanto confermano il calo previsto: dai 40mila passeggeri al giorno del mese di maggio si è arrivati ai 18/20mila di giugno e luglio, insomma da quando hanno chiuso le scuole. “Possiamo comunque ritenerci soddisfatti – ha spiegato il direttore generale di Brescia Mobilità, Marco Medeghini – Il calo di presenze in estate era già preventivato. Ma negli orari di punta (entrata e uscita dal lavoro) i passeggeri rimangono costanti, il che ci fa guardare con fiducia al futuro”.

Da ‘sciogliere’ il nodo della questione delle corse serali, che pur registrano aumenti di passeggeri in concomitanza con eventi di rilievo, vedi l’arrivo del Giro o i concerti in Duomo e in Loggia: se si mantenessero gli orari notturni per il week end anche nel periodo della festa di Radio Onda d’Urto il banco di prova sarebbe completo, magari con qualche puntello in più.

La svolta vera però, assicurano dai vertici, vedrà la luce nel momento del termine dei lavori dei due principali parcheggi scambiatori: quello di Sant’Eufemia e quello del Prealpino.