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Come funziona il riscaldamento a infrarossi

Efficienza e risparmio per la nostra casa con il riscaldamento a infrarossi: come funzionano i pannelli radianti (e come installarli)

La lunga quarantena collettiva a cui tutti siamo sottoposti ai tempi del Coronavirus può essere l’occasione anche per ripensare la nostra casa, in attesa che tutto finisca (cioè quando anche in Lombardia e in provincia di Brescia tutto possa tornare, più o meno, alla normalità). Spazio allora a creatività e innovazione non solo quando si parla di arredamento, dunque, ma perché no anche immaginando qualche intervento più corposo di ristrutturazione.

Oggi ci occupiamo del riscaldamento con pannelli radianti, un metodo innovativo per riscaldare la nostra abitazione e che ci permetterebbe di sostituire gli impianti tradizionali. Innegabili i vantaggi, una volta installato il nuovo impianto, sia dal punto di vista ambientale (con una riduzione delle emissioni) che dal punto di vista dei consumi (con meno costi in bolletta).

Come funziona il riscaldamento a infrarossi

Il riscaldamento a infrarossi irrora calore nelle stanze sfruttando dei pannelli radianti in vetro che possono essere posizionati sulle pareti: a generare l’energia necessaria è esclusivamente l’impianto elettrico, quindi niente caldaia e acqua calda o stufe a pellet o termo-camini. Rispetto agli impianti tradizionali, il concetto del riscaldamento a infrarossi è una vera rivoluzione.

Non c’è bisogno di riscaldare l’aria, che poi viene messa in ricircolo nelle stanze: è la fisica stessa a spingere l’aria calda verso l’alto, con tutte le conseguenze del caso (ad esempio l’inevitabile sensazione di freddo dalla pavimentazione in su, fatta eccezione per il riscaldamento a pavimento). Attraverso gli infrarossi il calore viene irrorato direttamente sugli oggetti, sulle pareti o direttamente sulle persone. E l’effetto calore è immediato.

Installazione dei pannelli a infrarossi

L’installazione di pannelli per il riscaldamento a infrarossi è tutt’altro che invasiva: possono essere comodamente posizionati in diverse aree delle varie stanze, sfruttando – come detto – la sola corrente elettrica. I pannelli, solitamente in vetro, sono poco invasivi anche dal punto di vista estetico, anzi: possono diventare un’occasione di design. Così come è relativamente semplice la loro installazione, lo è anche la loro rimozione.

Vantaggi e svantaggi

E’ bene comunque ricordare che, se non è tutto oro quello che luccica, non è che gli infrarossi possono sostituirsi completamente agli impianti tradizionali: non potremo mai fare a meno della caldaia, infatti, quando si tratta di produzione ed erogazione di acqua calda sanitaria. Infine,  se a lungo termine la riduzione dei consumi è cosa buona, per cominciare sarà necessario garantire una potenza del contatore superiore ai 3 kilowatt standard delle nostre case: dunque non male l’ipotesi di sfruttare un eventuale impianto fotovoltaico. Per scaldare bene una stanza, un buon pannello dovrebbe garantire una potenza di almeno 500 watt: da non sottovalutare anche la classe energetica dell’immobile su cui vorremmo installarli.

Riscaldamento a infrarossi a Brescia

Aspettando la fine del lockdown è possibile verificare quali aziende offrono servizi e consulenze anche a domicilio. Ma per quando sarà tutto finito, ecco alcuni utili indirizzi di installatori di pannelli radianti e a infrarossi a Brescia e dintorni: Polo Condizionatori in Via Galileo Galilei a Flero (telefono 030 2680270), On-it srl in Via Angelo Faini a Bovezzo (telefono 030 2713373), Tesi Group in Via Cassio 14 a Desenzano del Garda (telefono 388 8427917).
 

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