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I dati che fanno paura: a Brescia 7.500 nuovi casi di tumore ogni anno

Il triste primato della provincia bresciana: più di 7.500 casi di tumore ogni anno. Nel 2018 più di 3000 decessi. Cinque bresciani su cento malati di tumore

Un triste primato bresciano: in controtendenza con i dati nazionali, a Brescia e provincia le diagnosi per tumore continuano ad aumentare. Lo dicono i dati più recenti resi noti da Ats, l’Agenzia di tutela della salute. Sono confermati i numeri che già erano stati anticipati la scorsa estate: quasi un bresciano su tre (il 31,2%) muore di tumore. Si contano 3.358 decessi nel 2018.

Le nuove diagnosi tumorali, invece superano quota 7.500. Ogni anno. E a questi mancano i melanomi della pelle. Ad oggi si stima ci siano 63mila bresciani (su 1,2 milioni totali) malati di tumore, nelle varie fase: circa cinque su cento.

Fattori ambientali e stili di vita

Ma perché ci si ammala di tumore? Sono tanti i fattori da considerare. A partire dall’invecchiamento generale della popolazione. E poi i cosiddetti “stili di vita”: il fumo e l’alcol, l’obesità, l’alimentazione, poca frutta e verdura, scarsa attività fisica.

Non vanno ovviamente sottovalutati anche i fattori ambientali. E dunque l’inquinamento atmosferico, che varia dagli idrocarburi aromatici policiclici (i gas di scarico dei veicoli) agli effetti della combustione, perfino il fumo della legna che brucia (camini e stufe).

A questi si aggiungono specifici “attori” da tempo considerati cancerogeni: amianto e arsenico, cromo e piombo, il benzene. Come se non bastasse, ci sono pure le radiazioni che arrivano dal cosmo. Certo la medicina ha fatto passi da gigante: la percentuale di sopravvivenza di chi è affetto da tumore maligno è del 50%.

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