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Pittrice, scultrice, artista mirabile: Micol conquista Barcellona e States a soli 23 anni

La lonatese Micol Cornali ha vinto per due anni di seguito il prestigioso riconoscimento dell'Art Renewal Center

Micol Cornali cammina a testa alta nel traffico di Barcellona, quando la chiamiamo. Risponde quasi subito, al terzo squillo: la sua voce tradisce la soddisfazione per l’ennesimo traguardo raggiunto e l’emozione per la notizia che è da poco arrivata dagli States. Per il secondo anno di fila, la 23enne di Lonato del Garda ha vinto la prestigiosa borsa di studio elargita dall’organizzazione americana Art Renewal Center. Le opere realizzate nel 2021 - 15 tra statue e dipinti - hanno conquistato ancora la giuria, spiccando tra migliaia e migliaia di lavori inviati dagli artisti realisti di tutto il mondo.

Non è tanto la somma vinta (circa 3000 dollari), ma il riconoscimento ottenuto a rendere quasi incontenibile la felicità della talentuosa artista bresciana, tra le più giovani studentesse laureande dell’Accademy of art di Barcellona: "Non mi aspettavo assolutamente di vincere anche quest’anno - confessa genuinamente -, anche perché non era mai successo che il primo premio venisse conferito per due volte consecutive alla stessa persona. Sono sorpresa ed esterrefatta, devo ancora metabolizzare. Anche i professori dell’accademia che frequentano non si capacitano del mio doppio successo".

I complimenti fioccano sui social, mentre il curriculum della 23enne - formatasi al liceo artistico Olivieri a Brescia - si arricchisce di una voce che pesa come l’oro. Poi il tempo dei festeggiamenti in riva al Garda, dove ad attenderla c’è mamma Mirella, anima del circolo Arci di Lonato. La prima a credere in lei e nel suo innato talento, scoperto già alle scuole primarie: "In terza elementare - confida Micol - la maestra aveva convocato mia madre, dopo avermi dato un brutto voto, perché pensava che avessi ricalcato o, peggio ancora, fatto fare ad altri un disegno che era stato assegnato per compito. Per fortuna mia mamma sapeva che avevo fatto tutto da sola e senza copiare, così ha spiegato all'insegnante che riproducevo le opere di altri artisti senza difficoltà e alla perfezione, tanto che sembravano quelle originali".

Un talento poi coltivato con dedizione stacanovista: trascorre dalle 12 alle 14 ore al giorno in laboratorio a mettere su tela, o a scolpire nella resina, i suoi modelli. "Il lavoro non mi è mai pesato e nemmeno i sacrifici - racconta -. Fin da quando andavo in prima media sapevo di voler fare il liceo artistico e di volere poi studiare scultura a Barcellona e, adesso, mi trovo nella città dove sognavo di vivere e faccio quello che più mi piace". E le soddisfazioni, così come i committenti, non mancano di certo. 

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