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Ragazzo va a combattere in Ucraina: ore d'angoscia, poi la speranza

Un messaggio su Instagram dopo ore di silenzio

Un post su Instagram, dopo ore di silenzio: “Ciao a tutti, il team di Ivan è ancora vivo. Stanno cercando di tornare indietro. Il problema è che sono circondati da forze russe, così non sanno quanto tempo ci vorrà. Ci sono 5 morti e e 4 feriti, ma non conosciamo i loro nomi”. E' l'ultimo messaggio pubblicato sul profilo Instagram di Ivan Luca Vavassori, l'ex calciatore bergamasco (ma di origini russe) di 29 anni che ormai da settimane si è arruolato nell'esercito ucraino.

Figlio adottivo dell'imprenditore Pietro Vavassori e della moglie Alessandra Sgarella, scomparsa ormai più di un decennio fa, Ivan Luca Vavassori è noto per i suoi trascorsi calciatore, ex portiere di Legnano, Pro Patria e Bra, e pure un'esperienza all'estero, in Bolivia.

Accerchiati dall'esercito russo

Dai primi di marzo è partito per l'Ucraina, dove si è arruolato per combattere come foreign fighter nell'esercito regolare. Puntualmente dalle sue pagine social – Facebook e Instagram, che ha lasciato in “gestione” – arrivavano aggiornamenti. Fino al 24 aprile, quando dopo qualche ora di silenzio era stato pubblicato questo post: “Ci dispiace informarvi che la scorsa notte, durante la ritirata di alcuni feriti in un attacco a Mariupol, due convogli sono stati distrutti dall'esercito russo. In uno di questi c'era forse anche Ivan, insieme col IV Reggimento. Stiamo provando a capire se ci sono sopravvissuti”. 

Adesso un altro messaggio, e (forse) una buona notizia. “I nostri gruppi migliori stanno cercando di riportarli indietro – si legge ancora su Instagram con il riferimento al battaglione di Ivan Luca Vavassori – ma non sappiamo quanti sono i russi e quali sono le loro armate”.

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