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Frasi su Hitler, cori razzisti a Balotelli: per il giudice è tutto normale

La vicenda e la sentenza

Frasi su Hitler e cori razzisti a Balotelli: per entrambi i fatti è stato assolto il veronese Luca Castellini, tra i leader di Forza Nuova al nord. La pubblica accusa - nello specifico il pm Mauro Leo Tenaglia - aveva chiesto 6 mesi di reclusione per "propaganda di idee fondate sulla presunta inferiorità della razza nera e istigazione a compiere atti di discriminazione e odio razziale". Le accuse si riferivano a due distinti episodi, avvenuti nel 2017 e nel 2019.

La vicenda

Il primo riguardava un riferimento ad Adolf Hitler che Castellini aveva pronunciato dal palco della festa degli ultras della Curva Sud per la promozione del Verona in Serie A: il secondo, riguardava invece le esternazioni sul cosiddetto "caso Balotelli". All'epoca, nel 2019, Marco Balotelli giocava nel Brescia: durante la partita (in casa dell'Hellas Verona) il gioco si fermò - fu Supermario a lanciare il pallone verso gli spalti - per i presunti cori razzisti, rivolti a Balotelli, provenienti dalla curva dei tifosi gialloblu. Intervistato sull'episodio, Castellini disse di non ritenere l'ex bomber del Brescia "del tutto italiano".

La sentenza

Martedì 4 ottobre è arrivata la sentenza di assoluzione, accolta ovviamente con favore dai legali di Castellini. Un po' meno dalle associazioni che si erano costituite come parti civili: il Circolo Pink e Aned Verona, la sezione locale dell'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti. "Rispettiamo la sentenza e attendiamo le motivazioni - si legge in una nota - ma non scordiamo che inneggiare a Hitler significa apprezzare i lager dove si è consumato lo sterminio di milioni di ebrei e di milioni di deportati per motivi politici, religiosi, etnici".
 

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