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Il Brescia Calcio va fuori città. Iaconi: «Ce ne andiamo nel fine settimana»

Polemiche apertissime tra amministrazione comunale e Brescia Calcio, al centro della discussione il nuovo stadio per la squadra. L'assessore Bianchini vuole i soldi del Rigamonti, il ds Iaconi difende Corioni e parla di Mantova

Polemica accesa, e solo cominciata, e la contrapposizione annunciata tra il Brescia Calcio e il Comune di Brescia, la presidenza di Gino Corioni e l’amministrazione comunale. Brescia come Cagliari, si sente dire in giro, e il numero uno biancoblu che ci sta pensando, davvero: “Porto via la squadra dalla città, quella giocata contro il Sassuolo potrebbe essere l’ultima partita giocata al Rigamonti”. Sul tavolo le promesse fatte e non mantenute, le parole sentite tante volte sul nuovo impianto, lo stadio di cui tanto si è detto ma che ancora si aspetta.

“Prima di minacciare di andarsene, il Brescia paghi l’affitto”. L’assessore Bianchini risponde così, mentre da Via Bazoli si riflette sul da farsi. “Siamo in contatto con la Lega Calcio – spiega infatti il ds Andrea Iaconi dalle pagine del Giornale di Brescia – Stiamo aspettando da un momento all’altro l’ok per poterci trasferire già nel corso di questa stagione. Vorremmo farlo nella partita di sabato prossimo con il Varese, i tempi sono stretti. La nuova sede? Stiamo pensando a Mantova, visto che le tifoserie sono gemellate e là c’è tanta voglia di calcio”.

Sarebbe bello sapere cosa ne pensano i tifosi, ma proprio tutti. Perché dopo (o prima) del Rigamonti toccherebbe al Centro Sportivo San Filippo, un saluto veloce e un abbraccio solo immaginario. E il Brescia intanto vede i playoff appena più lontani, e pensa già alla trasferta di domani.

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