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Cosa ci faceva un rinoceronte 'volante' sopra al lago d'Iseo

La provocazione (artistica) di Stefano Bombardieri

Un rinoceronte in volo sul lago d'Iseo. Non è un'allucinazione collettiva, ma una provocazione (artistica) di Stefano Bombardieri, che già un rinoceronte l'aveva fatto apparire anche a Brescia. Spettacolo garantito: domenica mattina, tra le 11 e le 12, l'animale (ovviamente finto) si è issato in volo agganciato a un elicottero che ha attraversato il Sebino da Iseo a Sulzano, con meta a Montisola. 

L'iniziativa, organizzata in collaborazione con gli enti locali e la galleria Gare 82 Arte Contemporanea, vuole sensibilizzare sul rischio estinzione dei rinoceronti a causa del bracconaggio. “La magia dell'arte si fa eco di una realtà crudele – si legge in una nota di Gare 82 –: un rinoceronte volante in un territorio che non gli appartiene, un simbolo di speranza e di lotta per la sopravvivenza di questa specie minacciata, immortalato in un'opera mozzafiato”.

Il bracconaggio dei rinoceronti

Il riferimento è a qualcosa di vero, reale: i rinoceronti, in Africa, vengono tratti in salvo in elicottero e condotti in luoghi sicuri, lontani dalla minaccia dei bracconieri. “Il valore dei corni di rinoceronti – spiegano da Gare 82 – supera persino quello della cocaina, raggiungendo cifre astronomiche. Questi corni vengono utilizzati nella medicina tradizionale asiatica come presunto rimedio per il cancro, l'impotenza e l'influenza: in tutto il mondo vengono utilizzati come simbolo di status nelle famiglie benestanti o come doni per ottenere favori”.

La pratica di mutilare i rinoceronti per estrarre i loro corni è atroce: “I bracconieri impiegano motoseghe per mutilare gli animali ancora vivi, lasciandoli morire lentamente e in agonia: questo orrore viene denunciato da Bombardieri attraverso la sua scultura iperrealista, che ci fa riflettere e ci sensibilizza sulle atrocità commesse”.

rinoceronte bombardieri foto

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